Forse, fare camminare insieme due zoppi non fa diventare fluida la passeggiata.

La pensa così anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Buffagni che il 16/1/19, a margine di un evento a Milano, ha affermato che “la fusione di Carige con MPS non è la soluzione”.

D’altronde la Uilca, come fece già nel caso della fusione delle Banche Venete, “esprime forti titubanze”.

E analizzando la ricerca del “Centro Studi Uilca Orietta Guerra”, si evince una sovrapposizione di sportelli tra le due aziende del 10-15%.

Questo non porterebbe nulla di buono ai lavoratori poiché l’eventuale fusione di due aziende di credito prevalentemente regionali, molto presenti soprattutto in Liguria, Piemonte, Toscana e Lombardia, farebbe scaturire molti esuberi di personale.

Massimo Masi, Segretario Generale Uilca, a questo proposito ha dichiarato: “come Uilca siamo favorevoli, come già affermato durante l’incontro con i Commissari, ad una partnership forte per Carige con una Banca da individuare. Così come siamo favorevoli ad una analoga operazione per la Banca senese”.

 

Roberto Telatin, responsabile del “Centro Studi Uilca Orietta Guerra” sostiene che “è necessario fare nuove valutazioni sul tipo di fusioni. Motivo per il quale a questo studio ne seguiranno altri sulle banche interessati da tali fenomeni. Bisogna cominciare a ragionare a studiare quale modello di Banca ci troveremo davanti nei prossimi anni”.