È arrivata nella giornata di oggi la risposta al grido di aiuto lanciato dalle associazioni di volontariato e dalle organizzazioni sindacali confederali sull’emergenza violenza sulle donne ai tempi del coronavirus.

La ministra per le Pari Opportunita’ e la Famiglia, Elena Bonetti, ha firmato il decreto con iter straordinario per l’erogazione di 30 milioni di fondi antiviolenza. Come spiegato in una nota dal Ministero, la procedura d’urgenza ha consentito di sbloccare le risorse, già ripartite alle Regioni per il 2019, pur in assenza della programmazione da parte delle stesse, normalmente richiesta nell’iter ordinario. Il decreto prevede inoltre che la parte di risorse – 10 milioni – destinata a specifiche attività collaterali per il contrasto della violenza (20 milioni sono invece destinati all’attività ordinaria dei centri antiviolenza e delle case rifugio) dovrà essere “prioritariamente impiegata per il sostegno delle iniziative che i centri antiviolenza e le case rifugio devono adottare in questi giorni per far fronte all’emergenza da Coronavirus”.

È di pochi giorni fa anche la notizia dell’introduzione della sezione “violenza domestica” sull’app YouPol, l’applicazione ufficiale della Polizia di Stato. Se sei vittima o testimone di violenza domestica è adesso possibile scrivere ed inviare foto anche attraverso questo canale.

L’app YouPol è stata creata due anni fa per segnalare episodi di bullismo e spaccio di droga attraverso una modalità di contatto facile e veloce, e all’occorrenza anonimo, con le forze di polizia. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista infatti la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.

Oggi, per far fronte all’emergenza coronavirus e all’impossibilità per molte donne vittima di violenza di mettersi in contatto con le forze dell’ordine per denunciare, l’app è stata implementata anche per la segnalazione di episodi di violenza domestica.

L’applicazione, disponibile sia su Android che su IOS, è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato. Le segnalazioni sono automaticamente geolocalizzate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto, per esempio i vicini di casa, può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.

 

 

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