Presentato in conferenza stampa dall’Assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, il report “Economia siciliana 2021-2022”.

Luci e ombre che tracciano uno scenario di ripresa (PIL 2021 +5.2%) con dati che sono sotto la media sia nazionale (+6.3%) che di tutto il meridione (+5.5%).

La Sicilia nel 2019 prima per industria alimentare

In Sicilia, secondo le stime del report elaborato dall’Ufficio statistica della Regione siciliana, il Pil crescerà anche nel 2022 (+5%), nel 2023 (+2,9%) e nel 2024 (+2%).

Il crollo del Pil isolano dall’inizio della pandemia (2020) era stato del -8,2% minore di quello nazionale (-8,9%) e di quello di tutto il meridione (-8,6%).

Nel 2021, nell’isola sono aumentati anche gli investimenti (+13,9%) mentre per i consumi si registra soltanto un +3,9% e per la spesa pubblica un +0,5%.

Per aumentare la disponibilità finanziaria regionale si spera nella buona riuscita di alcune trattative col Governo centrale su alcune voci finanziarie e fiscali che potrebbe rendere disponibile 2 o 3 miliardi di euro.

E nonostante l’aumento del Pil nel 2021 e l’incremento degli investimenti, soffre ancora l’occupazione. Si sono persi, infatti 5.000 posti di lavoro soltanto nel terzo trimestre del 2021 (-0,4%) anche se il dato tendenziale è in leggera crescita.

Il tasso di occupazione è del 41,3% mentre scende il tasso di disoccupazione dal 19,3% al 18% ed aumenta il tasso di inattività che passa dal 48,9% al 49,5%.

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