Bnl Bnp Paribas dovrà riassumere i lavoratori interessati dalla cessione del ramo d’Azienda IT alla società di consulenza francese Capgemini.
Lo ha sentenziato il Tribunale del Lavoro di Roma, cancellando l’operazione societaria avvenuta ad aprile 2022
L’operazione societaria è stata ritenuta nulla dalla sentenza in quanto i lavoratori “ceduti”, per espletare le proprie mansioni, necessitavano ancora della società cedente.
Questo ha determinato, per il Tribunale di Roma, la non ricorrenza della cessione di ramo d’azienda anche per il non mantenimento dei diritti e delle tutele che questo prevede, bensì la “diversa ipotesi di cessione del contratto”, che, secondo l’art.2112 del CC, è valida se c’è il consenso di entrambi le parti che non c’è stato.
Le OO.SS. hanno fatto ricorso legale, ottenendo la riassunzione di circa 250 lavoratori in BNL di BNP Paribas.
Questa sentenza è un importante precedente, secondo le OO.SS., che traccia il percorso anche per le eventuali esternalizzazioni future.
“Accogliamo con soddisfazione l’esito della sentenza, che ha dichiarato non legittimo il trasferimento del ramo d’azienda It da Bnl a Capgemini, accogliendo il ricorso delle lavoratrici e dei lavoratori interessati da tale esternalizzazione. Questa sentenza precede quella che riguarda le altre cessioni di ramo d’azienda avvenute lo scorso anno nel back office”, così Andrea D’Orazio, segretario responsabile Uilca Gruppo Bnl, sull’esito della sentenza sulla cessione del ramo d’azienda dell’Information technology di Bnl Bnp Paribas a favore della Capgemini. «Le organizzazioni sindacali da subito espressero forte contrarietà a queste operazioni di esternalizzazione, proponendo di ricorrere all’istituto del distacco».
Ivan Tripodi, Segretario Nazionale Uilca nel Coordinamento del Gruppo Bnl, raggiunto al telefono ha commentato:
“Esprimiamo soddisfazione perché nella sentenza, il Tribunale ha dato ragione ai lavoratori che si erano giustamente opposti rispetto a una procedura di esternalizzazione sbagliata nel merito e, ovviamente, anche nel metodo dal punto di vista giuridico.
Il sindacato, in pratica, aveva respinto la procedura ed eravamo arrivati a fare anche due scioperi per osteggiare questo disegno aziendale, sciopero che è andato avanti in maniera assolutamente solidale.
La Uilca aveva proposto, ad inizio, lo strumento del distacco, ma non fu accettato. Ed oggi vogliono subito distaccare i colleghi sempre in questa azienda.
Il segnale è chiaro. Le motivazioni dell’ordinanza sono trancianti per l’Azienda.
Esprimiamo ancora soddisfazione ed auspichiamo che cambi la narrazione del comportamento di BNL nei confronti dei lavoratori e del sindacato, che non è un orpello per come lo immagina l’Azienda ma ha dimostrato la sua autorevolezza nel dire cose sagge e giuste, mantenendo le posizioni anche di fronte alla magistratura.”