Gargano

La Uilca Sicilia chiede l’apertura urgente di un tavolo emergenziale con Regione, ABI e Sindacati.

Il Rapporto annuale redatto dall’Osservatorio regionale del credito nel 2018 riferisce che sarebbero 89 i comuni siciliani – su 390 – privi di uno sportello bancario: sono dati che si riferiscono al 2017 e l’allarme è stato lanciato con forza dall’ANCI e dai sindacati.

Giuseppe Gargano Segretario Generale Uilca Sicilia

“È un riferimento già datato”, denuncia il Segretario Generale della UILCA Sicilia Giuseppe Gargano che continua, “Prendendo in esame le agenzie chiuse nel 2018 e nel 2019 in Sicilia da Unicredit, Intesa SanPaolo, Monte dei Paschi di Siena, Banco BPM, CARIGE ed UNIPOL/BPER, quindi un dato parziale, sono state cancellate nella nostra regione altre 162 agenzie, e di conseguenza i comuni privi di uno sportello bancario sono certamente già aumentati e sono destinati ad aumentare ulteriormente”.

Continua Gargano, “Parlando di mafie ed usura, uno dei deterrenti sarebbe proprio la presenza di un credito erogato in un ambito di legalità, garantito per l’appunto dalle banche. In un paese caratterizzato da interventi ‘salvastati’ e ‘salvabanche’, non registriamo purtroppo interventi concreti per salvare il sud e la Sicilia e soprattutto utili a salvare le economie familiari e le imprese, né tanto meno a fare prevenzione per evitare l’acuirsi del devastante fenomeno dell’usura.

Così la Sicilia è destinata ad affondare, ed il paese tutto non ne avrà certamente un vantaggio.

Chiediamo al Governo Regionale di avviare tempestivamente un tavolo emergenziale con ABI, Cassa Centrale, ICCREA e Sindacati per affrontare tale delicata questione.

Avere almeno uno sportello bancario in ogni comune siciliano deve essere un obbligo, e ciò il Governo Regionale potrebbe contrattarlo soltanto con le associazioni rappresentative delle banche.”