Dal “Rapporto del credito 2021”, presentato il 5 ottobre 2021 dall’Assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, emerge un quadro del credito siciliano desolante, già denunciato tra gli altri da Giuseppe Gargano, Segretario Generale Uilca Sicilia, da Gino Sammarco, Responsabile economia e finanza Uil Sicilia e da Claudio Barone, Segretario Generale Uil Sicilia.
Secondo quanto dichiarato da Armao, la riduzione del numero degli sportelli in Sicilia e degli operatori, non è dovuta soltanto all’evoluzione tecnologica e digitale del sistema. Il rapporto fotografa un atavico ritardo del sud rispetto al centro nord. E’ maggiore il costo del denaro per famiglie ed imprese con queste ultime che pagano già il divario “territoriale” dovuto ai costi “dell’insularità”.
E’ aumentato il risparmio di più del 10% (da 63 a 70 miliardi di euro) mentre sono rimasti pressocché invariati i finanziamenti (tranne +600 mln per le imprese).
Ma quello che fa più temere la tenuta legale del mondo finanziario per imprese e famiglie è la riduzione degli sportelli bancari, con assenza totale in alcuni comuni dell’isola.
Sono 54 gli sportelli chiusi nel 2020 e sono stati 664 in meno negli ultimi tredici anni anche per le ristrutturazioni aziendali indotte dalla riforma delle BCC oltre che per quelle dovute a fusioni di gruppi bancari nazionali.
Questo potrebbe portare alcuni soggetti a rivolgersi, per potere sopravvivere, a canali di erogazione del credito non ufficiali o, per meglio dire, pericolosi. L’Assessore Armao si è fatto promotore di un incontro con ABI per potere affrontare questo problema e cercare soluzioni adeguate.
A proposito della desertificazione e delle future fusioni previste, Giuseppe Gargano, dopo avere espresso apprezzamento per l’iniziativa dell’assessore Armao, ha manifestato grande preoccupazione per i lavoratori di MPS e Carige.
“Per le lavoratrici ed i lavoratori di MPS della Sicilia auspichiamo che possano seguire il percorso della banca nella sua interezza, senza spezzatini – come affermato più volte dal Segretario Generale Uilca Fulvio Furlan – che mortificherebbero il senso di appartenenza e provocherebbero ulteriori tensioni.”
Continua Gargano: “Anche la posizione di Carige ci preoccupa e riteniamo che ulteriori ritardi nel definire quale sarà il futuro della banca potranno soltanto peggiorare la situazione.
La banca oggi si regge soprattutto, se non esclusivamente, sul senso di responsabilità e sulla competenza delle lavoratrici e dei lavoratori. Avendo assorbito alcuni sportelli del BDS e della Sicilcassa, peraltro, Carige è profondamente radicata ed è un importante riferimento nel territorio regionale. Il personale di MPS e Carige merita attenzione e rispetto.”
”Rosario Mingoia, neo eletto Segretario Responsabile Uilca del Gruppo Unicredit, dichiara: “A seguito delle ultime chiusure di sportelli di Unicredit in Sicilia, sarebbe auspicabile che, una banca così importante come Unicredit incrementi la presenza sul territorio, confermandosi banca di riferimento per l’economia siciliana.”