I Sindacati, molto allarmati, attaccano la decisione del Governo di non prorogare il blocco dei licenziamenti.
Ricordiamo che il blocco dei licenziamenti, insieme ad altre misure, è stato introdotto dal Governo lo scorso anno dopo l’inizio della crisi pandemica che ha sconvolto anche la vita delle imprese.
Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale Uil, parlando a Radio Anch’io, ha definito una bomba sociale quella che potrebbe esplodere se non si farà la riforma degli ammortizzatori prima dello sblocco dei licenziamenti.
L’ unica concessione in tal senso, prevede la possibilità delle aziende di accedere alla cassa integrazione senza costi ma a condizione di non licenziare, nel frattempo, nessuno.
La valutazione del Segretario Generale della Uil è che, con lo sblocco dei licenziamenti, ci saranno almeno 500.000 posti di lavoro a rischio.
Una valutazione ancora più critica è quella effettuata dalla Banca d’Italia. Questa prevede, invece, numeri peggiori: circa 2.000.000 di posti di lavoro a rischio.
Secondo Bombardieri, la scelta del governo di non prorogare il blocco non è stata condivisa con tutte le parti sociali ma risponde, di fatto, alle necessità di Confindustria.

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