Con l’inizio della fase 2 è aumentato il numero di persone che escono dal proprio domicilio per motivi diversi, nell’ambito delle possibilità consentite dalle disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Governatore della Regione Sicilia.
Aumenta, di conseguenza, il numero di potenziali utenti degli essenziali servizi bancari, sia a titolo personale sia per far fronte alle esigenze delle aziende che hanno ripreso le attività.
Tra i servizi bancari più gettonati in questo periodo spiccano le cosiddette moratorie, ovvero le deroghe che i singoli istituti concedono ai propri clienti intestatari di mutui, i prestiti da 25.000 ed oltre per gli imprenditori oltre la gestione ordinaria commerciale.
Le Segreterie nazionali sindacali di categoria (Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uila-Uil e Unisin) hanno condiviso con l’ABI (Associazioni Banchieri Italiani), un protocollo con le direttive che le banche ed i loro addetti dovranno rispettare per contrastare la diffusione del coronavirus.
In questo protocollo viene sancito, come prioritario, il ricorso al lavoro in smart working sia per evitare affollamenti negli uffici sia per diminuire al massimo il numero di utenti dei mezzi di trasporto pubblico.
Viene confermato per le banche il ricorso agli accessi per appuntamento nelle filiali come era già fino al 4 maggio. Tale regola dovrebbe consentire un afflusso regolamentato agli sportelli ed evitare assembramenti dentro gli stessi ed anche fuori dalle filiali.
Lunedì mattina 04 maggio 2020, circolando per le strade principali di Palermo, abbiamo constatato un assedio agli sportelli di diversi Istituti di Credito con assembramenti esterni alle succursali che le guardie giurate stentavano a controllare.
Martedì 05 maggio la situazione non è per nulla migliorata (Vedi fotogallery).
Ciò nonostante in data 27/03/2020 le Segreterie Regionali delle sigle rappresentanti i dipendenti bancari abbiano chiesto a tutti i Prefetti siciliani un’assistenza presso le succursali, soprattutto quelle più “gettonate” dai clienti, per garantire una gestione dell’ordine pubblico ed anche la dispersione di questi assembramenti.
Abbiamo raggiunto il Segretario Generale della Uilca Sicilia, Giuseppe Gargano, che ci ha manifestato molta preoccupazione per quanto sta accadendo anche in conseguenza delle segnalazioni pervenutegli dai dirigenti sindacali della sigla circa questo problema: “Dal momento che i clienti possono entrare in banca solo per appuntamento, non si spiegano le lunghe code sui marciapiedi davanti alle agenzie. Ho contato personalmente assembramenti importanti, fino a trenta persone in attesa, e non mi è stato riferito dai nostri dirigenti sindacali sul territorio alcun intervento delle Forze dell’Ordine. Ho ricevuto, peraltro, più segnalazioni da parte di lavoratrici e lavoratori del credito di pressioni, esercitate dalle Direzioni, a contattare i clienti invitandoli in banca per proporre loro prodotti ed investimenti. È intollerabile. Stiamo segnalando continuamente ai Coordinamenti Sindacali Nazionali rappresentativi dei lavoratori nelle varie banche tutte le anomalie, le “distrazioni”, i comportamenti scorretti, nell’interesse della salute dei bancari, dei clienti ed a garanzia della salute pubblica. Auspichiamo in tal senso controlli stringenti, oltre un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti.”
Foto Gallery
[ngg src=”galleries” ids=”3″ display=”basic_thumbnail”]