Era solo dicembre 2022 quando ISP aveva annunciato una riorganizzazione del lavoro che prevedeva la possibilità volontaria di accedere alla settimana corta di 4 giorni lavorativi per 9 ore al giorno in alcune filiali sul territorio nazionale.
La levata di scudi delle OO.SS. ha portato ad una trattativa che si è conclusa con la sigla su un accordo il 27 maggio 2023.
In questo accordo sono stati rivisti alcuni punti che aveva previsto l’Azienda. Per esempio, è stato aumentato il numero di filiali dove si sperimenterà questa modalità: 287 (100 in più della previsione) con almeno 250 filiali retail con organico fino a 7 dipendenti. Queste filiali potranno rimanere chiuse un giorno a settimana tra martedì, mercoledì e giovedì con orario al pubblico invariato.
Nei giorni di chiusura, i dipendenti non aderenti alla settimana corta, potranno fare smart working o lavorare in una sede aziendale stabilita. Per tutti il diritto alla conservazione della postazione di lavoro.
Per le 40 filiali grandi previste, invece, non ci sarà giorno di chiusura al pubblico.
Per lo smart working è stato fissato un tetto di 120 giorni annui che diventano 140 per chi lavora in turni o con orari disagiati o nell’Area di Coordinamento Group Technology e Cyber Security.
Questi limiti potranno subire degli aumenti per motivi eccezionali. I lavoratori in smart working avranno un buono pasto di € 4,50 nei giorni in cui lavoreranno in tale modalità. L’Azienda si è impegnata a migliorare i limiti della sperimentazione per quantità di filiali e per numero di giorni oltre che ad aumentare gli hub aziendali su tutto il territorio nazionale per consentire di lavorare in SW dall’Azienda.
Prevista la disconnessione di tutti gli strumenti di comunicazione aziendali dopo l’orario di lavoro.
Altro impegno dell’Azienda è quello di non costituire rami d’Azienda cedibili con lavoratori in smart working.
Franca Giaconia, Segretaria di Coordinamento Nazionale Uilca in ISP, commenta così la conclusione della trattativa:
“È un accordo di grande valore che, soprattutto, riconduce il lavoro flessibile e la distribuzione oraria 4 x 9 (settimana corta) alla volontarietà e ad una regolamentazione collettiva in azienda.
L’impegno del sindacato unitario e la disponibilità dell’Azienda hanno consentito di raggiungere questo importante traguardo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di Intesa Sanpaolo realizzando un clima positivo ai tavoli di trattativa.”
Giuseppe Gargano, Segretario Generale Uilca Sicilia, chiosa così sull’intesa:
“Non posso che complimentarmi con i Coordinamenti Nazionali di Intesa Sanpaolo per l’accordo raggiunto.
E’ estremamente importante un accordo in ISP mentre ci avviamo a fare le assemblee per l’approvazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori della piattaforma di rinnovo del CCNL credito.
A seguito della revoca del mandato al CASL ABI da parte di Intesa Sanpaolo, l’intesa raggiunta è il segnale chiaro di un clima costruttivo e propositivo che inciderà positivamente ai prossimi tavoli di trattativa per il rinnovo del CCNL di categoria.”