Il Gruppo Credit Agricole Italia ha avviato un percorso di “ottimizzazione” della rete commerciale, come si dice in questi casi, che vedrà la chiusura di oltre il 10% degli sportelli in Italia.

In Sicilia sarà peggio che altrove poiché saranno chiuse 21 filiali su 90 quindi ben oltre il 20%.

Roberto Bruno – Segretario Nazionale Coordinamento Uilca in CAI

Roberto Bruno, Segretario del Coordinamento Nazionale Uilca nel Gruppo Credit Agricole Italia:

“Il piano di ottimizzazione presentato, apre una procedura che preoccupa notevolmente per l’importante mobilità territoriale e professionale dei colleghi del nostro territorio, che ancora scontano gli effetti di una fusione già problematica.

Molte chiusure porteranno l’abbandono di comuni storicamente presidiati e determineranno spostamenti di personale a notevoli distanze con ricadute negative che non possono né devono passare in subordine ad un presunto efficientamento della rete commerciale. Non è certo una novità che la Sicilia ha una rete di collegamenti impraticabile rispetto ad altri territori d’ Italia.  Il più importante patrimonio aziendale sono le risorse umane e su questo, siamo pronti ad attuare tutte le iniziative necessarie sia per tutelare l’ elevata professionalità dei colleghi che una adeguata conciliazione dei tempi vita e lavoro”.

Giuseppe Gargano – Segretario Generale Uilca Sicilia

Giuseppe Gargano, Segretario Generale Uilca Sicilia:

“Per la Sicilia, Credit Agricole ha presentato ai Coordinamenti Nazionali delle OO.SS., un piano di ottimizzazione territoriale che non possiamo non interpretare e leggere come un ‘piano di pessimizzazione’.

L’abbandono da parte di CAI di alcuni comuni siciliani, nei quali peraltro è l’unico istituto bancario presente, acuisce la distanza tra le banche e la Sicilia e contribuirà certamente ad affossare un’economia già in grave difficoltà e ad incrementare il ricorso dei cittadini a canali illegali di erogazione del credito.

L’attenzione, in senso negativo, alla Sicilia è evidente e si evince dalle chiusure previste, 21 dei 90 sportelli presenti in regione, con una percentuale di agenzie che chiuderanno che è il doppio rispetto ad altre regioni.

Un disimpegno chiaro che osteggeremo con tutte le azioni possibili con l’auspicio che finalmente politica ed istituzioni intervengano tempestivamente a difesa della Sicilia e dei siciliani.”

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