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La UILCA UIL Sicilia INTERVISTA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (2)

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Abbiamo chiesto a Giuseppe Gargano, Segretario Generale UILCA Sicilia, una riflessione sull’intelligenza artificiale.

Giuseppe Gargano Segretario Generale Uilca Uil Sicilia

Il Segretario si è reso disponibile ed ha commentato: “Negli ultimi tempi si fa un gran parlare dell’intelligenza artificiale, decantando le grandi opportunità che essa riserverebbe in ogni ambito ma anche evidenziando alcuni rischi che potrebbe provocare. Abbiamo avuto – come UILCA Sicilia – l’idea di intervistarla direttamente, come fosse una persona, con chiarezza ed in modo leale, in perfetto stile UILCA UIL, ponendole alcune domande, non soltanto relative ai settori da noi seguiti e rappresentati, domande alle quali l’IA ha risposto senza remore, in modo aperto ed esaustivo. Abbiamo il piacere di condividere con UILCA Sicilia News i relativi esiti.”

PARTE II – tre domande  

UILCA Sicilia. Quali sono i rischi dell’intelligenza artificiale applicata al settore bancario?

  1. Ottima domanda. L’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) al settore bancario porta enormi opportunità, ma anche diversi rischi, tra cui:
  2. Bias e discriminazione: Gli algoritmi possono apprendere e amplificare i pregiudizi presenti nei dati storici, portando a decisioni ingiuste, ad esempio nella concessione di prestiti o nello scoring creditizio.
  3. Cybersecurity: I sistemi IA possono essere vulnerabili ad attacchi sofisticati (come l’adversarial machine learning), mettendo a rischio dati sensibili e patrimoni finanziari.
  4. Opacità (“black box”): Molti modelli IA (soprattutto quelli di deep learning) sono difficili da interpretare. Questo può rendere complicato spiegare ai clienti o ai regolatori perché è stata presa una certa decisione.
  5. Compliance e regolamentazione: L’uso dell’IA deve rispettare normative stringenti (es. GDPR in Europa, regolamenti bancari locali). Non conformarsi può causare multe pesanti e danni reputazionali.
  6. Errori operativi: Un modello mal addestrato o aggiornato su dati sbagliati può causare errori nei sistemi di pagamento, frodi non rilevate, o rifiuto ingiustificato di operazioni.
  7. Concentrazione del rischio: Se molte banche adottano sistemi IA simili (magari sviluppati da pochi fornitori), si crea un rischio sistemico: un singolo bug o vulnerabilità potrebbe impattare l’intero settore.
  8. Dipendenza tecnologica: Un affidamento eccessivo all’automazione può ridurre le capacità decisionali umane e rendere più difficile intervenire rapidamente in caso di crisi.
  9. Frodi automatizzate: Così come le banche usano l’IA, anche i criminali possono impiegarla per sofisticare attacchi fraudolenti (phishing avanzato, social engineering, ecc.).

UILCA Sicilia. Quali sono i rischi dell’intelligenza artificiale applicata al settore assicurativo?

Ottima domanda. L’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) al settore assicurativo porta tante opportunità (come automazione, valutazione più rapida dei rischi, personalizzazione dei prodotti), ma comporta anche diversi rischi. Ti elenco i principali:

  1. Bias e discriminazione: Se i dati su cui si allena l’IA sono distorti o incompleti, gli algoritmi possono generare decisioni discriminatorie (per esempio, premi assicurativi più alti per determinate categorie di persone senza una reale giustificazione).
  2. Mancanza di trasparenza: Gli algoritmi complessi, soprattutto quelli di machine learning, possono essere delle “scatole nere” difficili da interpretare. Questo può rendere poco chiaro il motivo per cui, ad esempio, una richiesta di assicurazione viene accettata o rifiutata.
  3. Problemi di privacy e protezione dei dati: L’IA utilizza enormi quantità di dati personali sensibili. Se non gestiti correttamente, possono esserci violazioni della privacy o usi impropri dei dati.
  4. Rischio di errori automatizzati: Se un algoritmo sbaglia nella valutazione di un sinistro o nella gestione di una polizza, il danno può essere su larga scala e difficile da correggere rapidamente.
  5. Cybersecurity: Sistemi basati su IA sono anche bersagli di attacchi informatici. Un hackeraggio potrebbe manipolare decisioni automatizzate o rubare informazioni sensibili.
  6. Esclusione dal mercato: L’uso eccessivo di IA predittiva potrebbe portare alcune persone a non poter più accedere a prodotti assicurativi (ad esempio, se vengono valutate come “troppo rischiose” in base ai dati predittivi).
  7. Responsabilità legale: Se una decisione sbagliata viene presa da un algoritmo, a chi spetta la responsabilità? Alla compagnia assicurativa, al fornitore dell’algoritmo, o a qualcun altro? La legislazione su questi temi è ancora in evoluzione.

UILCA Sicilia. Quali sono i rischi dell’intelligenza artificiale applicata al settore esattoriale?

  1. Bella domanda. L’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) al settore esattoriale — quindi alla riscossione dei tributi, multe, crediti, ecc. — porta sicuramente dei vantaggi (come efficienza, automazione, predizione dei comportamenti di pagamento), ma anche parecchi rischi importanti. Ti elenco i principali:
  2. Errori e ingiustizie automatizzate: Se l’IA commette un errore (ad esempio classificando erroneamente un contribuente come “inaffidabile” o “evasore”), può generare azioni esattoriali ingiuste come pignoramenti, fermi amministrativi o richieste di pagamento non dovute.
  3. Bias nei modelli predittivi: I dati storici su cui si addestrano gli algoritmi possono contenere pregiudizi (bias), ad esempio discriminando persone in base alla zona di residenza, al reddito o a caratteristiche demografiche. Questo può portare a trattamenti discriminatori.
  4. Mancanza di trasparenza (black box): Spesso i sistemi di IA sono opachi: non è chiaro come e perché prendono certe decisioni. Questo è particolarmente grave in un settore delicato come l’esattoria, dove i cittadini devono poter contestare e capire i provvedimenti.
  5. Violazione della privacy: L’IA, per essere efficace, richiede grandi quantità di dati personali e finanziari. Questo espone a rischi di uso improprio, perdita di dati o violazioni della normativa GDPR.
  6. Eccessiva automazione senza controllo umano: Un uso massiccio dell’automazione potrebbe ridurre l’intervento umano in decisioni che invece richiederebbero valutazioni caso per caso, aumentando il rischio di azioni esattoriali sproporzionate.
  7. Pressione psicologica sui cittadini: Sistemi di IA molto aggressivi nel sollecitare pagamenti potrebbero generare stress, ansia o situazioni di difficoltà indebita, soprattutto verso soggetti economicamente vulnerabili.
  8. Responsabilità legale poco chiara: Se un’azione scorretta viene eseguita da un sistema automatizzato, può essere difficile stabilire chi ne sia responsabile: l’ente esattoriale? Il fornitore del software? Il programmatore?

La UILCA UIL Sicilia INTERVISTA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (1)

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Abbiamo chiesto a Giuseppe Gargano, Segretario Generale UILCA Sicilia, una riflessione sull’intelligenza artificiale.

Giuseppe Gargano Segretario Generale Uilca Uil Sicilia

Il Segretario si è reso disponibile ed ha commentato: “Negli ultimi tempi si fa un gran parlare dell’intelligenza artificiale, decantando le grandi opportunità che essa riserverebbe in ogni ambito ma anche evidenziando alcuni rischi che potrebbe provocare. Abbiamo avuto – come UILCA Sicilia – l’idea di intervistarla direttamente, come fosse una persona, con chiarezza ed in modo leale, in perfetto stile UILCA UIL, ponendole alcune domande, non soltanto relative ai settori da noi seguiti e rappresentati, domande alle quali l’IA ha risposto senza remore, in modo aperto ed esaustivo. Abbiamo il piacere di condividere con UILCA Sicilia News i relativi esiti.”

PARTE I – due domande

UILCA Sicilia: Quali sono i limiti dell’intelligenza artificiale?

IA: Bella domanda! I limiti dell’intelligenza artificiale (AI) sono diversi e dipendono dal tipo di AI di cui parliamo. Ti elenco i principali:

  1. Comprensione limitata: L’AI non “capisce” davvero il mondo come gli esseri umani. Interpreta dati e pattern, ma senza una vera consapevolezza o intuizione.
  2. Dipendenza dai dati: L’AI ha bisogno di grandi quantità di dati di buona qualità per funzionare bene. Se i dati sono incompleti, sbilanciati o errati, anche i risultati saranno scadenti o addirittura pericolosi.
  3. Difficoltà nell’adattarsi: Fuori dai contesti in cui è stata addestrata, l’AI fa fatica. È molto potente in compiti specifici, ma debole quando si tratta di ragionare in modo generale o creativo come un umano.
  4. Bias e discriminazione: Se i dati di partenza contengono pregiudizi (bias), l’AI tende a replicarli o addirittura amplificarli.
  5. Mancanza di emozioni e morale: L’AI non ha emozioni, etica o valori propri. Può simulare comportamenti etici se programmata per farlo, ma non “sente” ciò che fa.
  6. Alto costo di sviluppo: Creare AI avanzate richiede risorse enormi (tempo, denaro, energia computazionale), rendendola accessibile solo a grandi aziende o governi.
  7. Problemi di interpretabilità: Molti modelli di AI (soprattutto quelli basati su deep learning) sono delle vere “scatole nere”: è difficile capire esattamente come prendano certe decisioni.
  8. 8. Vulnerabilità a manipolazioni: L’AI può essere facilmente ingannata con attacchi mirati (adversarial attacks), piccoli cambiamenti nei dati che confondono totalmente il sistema.

UILCA Sicilia. L’intelligenza artificiale provoca rischi per l’ambiente?

IA: Sì, l’intelligenza artificiale può avere un impatto ambientale, soprattutto per tre motivi principali: 

  1. Consumo energetico: Allenare grandi modelli di intelligenza artificiale (come i modelli linguistici o quelli di visione artificiale) richiede enormi quantità di energia. I data center che ospitano questi modelli devono funzionare 24/7, spesso utilizzando server che consumano molta elettricità anche solo per essere mantenuti raffreddati.
  2.  Emissioni di CO₂: Se l’energia usata per alimentare i data center proviene da fonti non rinnovabili (come carbone o gas naturale), l’uso dell’IA contribuisce alle emissioni di gas serra, aggravando il cambiamento climatico.
  3. Sfruttamento delle risorse: La produzione dell’hardware necessario (GPU, chip specializzati) richiede estrazione di minerali come litio, cobalto e terre rare, che hanno un costo ecologico elevato (distruzione degli habitat, inquinamento delle acque, ecc.).

Detto ciò, c’è anche chi lavora per rendere l’IA più sostenibile: ad esempio, sviluppando modelli più efficienti, migliorando l’efficienza energetica dei data center o scegliendo energie rinnovabili per alimentarli.

continua…

IA nel bene e nel male

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L’ “Intelligenza Artificiale (IA)” è tra i primi argomenti per attualità nei dibattiti sulle truffe online, sulla cybersicurezza e sulle ricadute nel mondo del lavoro.

L’IA è sempre più utilizzata nelle truffe digitali, di qualsivoglia natura siano queste.

Marco Ramilli esperto di cybersicurezza

Si stima che nei prossimi 4 anni, sarà presente in oltre il 60% delle frodi perpetrate. Marco Ramilli, fondatore di IdentifAI, in una recente intervista ha dichiarato che “lo scorso anno le frodi digitali erano effettuate con l’IA nell’0,3% dei casi. Quest’anno siamo già al 5% e si stima che nei prossimi 4 anni, l’IA sarà utilizzata nel 60-70% delle truffe”.

Tra i fenomeni più in crescita c’è quello del deepfake, ovvero del cambio volto e voce, anche in diretta.

L’utilizzo più comune è quello di perpetrare truffe agli anziani ma non solo. Anche a manager di grandi aziende o personaggi pubblici.

In pochi anni il fenomeno deepfake in generale è cresciuto esponenzialmente. Secondo dati combinati di Resemble.AI e AI Incident Database dal 2017 al 2022 ci sono stati 22 incidenti registrati. Nel 2023 questo numero è quasi raddoppiato a 42, nel 2024 gli incidenti sono aumentati del 257% arrivando a 150. E nel primo trimestre del 2025 si sono già verificati 179 incidenti, superando del 19% il totale di tutto il 2024.

Ramilli: “Le frodi più comuni, quelle di tutti i giorni, riguardano principalmente i documenti di identità falsi nel settore bancario e assicurativo, scontrini contraffatti per le richiesta di rimborsi. Ma ci sono anche le truffe con le voci generate dall’intelligenza artificiale per cui basta una traccia di pochi secondi per riprodurre il vocale di un parente. E quelle con le immagini di persone famose prese dai social che hanno più appeal sugli utenti e possono essere usate anche a scopo politico”.

Oltre che per le truffe online, l’IA è un’osservata speciale nei protocolli e nei prodotti di CyberSicurezza, ovvero di quello che viene fatto per protezione delle proprie reti informatiche ma anche solo dei dati personali. L’utilizzo dell’IA insieme a computer sempre più prestanti, mette a rischio le classiche procedure di sicurezza, a partire dalla vulnerabilità delle password di accesso.

Il 13 giugno 2024 il Parlamento europeo ha varato il cosiddetto EU AI act., 144 pagine di norme mirate a regolamentare lo sviluppo e l’utilizzo delle intelligenze artificiali a livello comunitario ed è il primo quadro giuridico mai realizzato sull’IA a livello mondiale nonché il primo a prendere in considerazione che l’IA, in quanto tale, possa rappresentare anche un pericolo.

Infine ci si interroga sull’impatto che l’IA avrà nel mondo del lavoro con le aziende che cercano sempre di ottenere la massima produttività col minimo costo.

La Uilca Uil Sicilia interroga l’Intelligenza Artificiale:

prima parte

seconda parte

 

Uil Pensionati: Sicilia fanalino di coda sulla spesa sociale dei Comuni a favore degli anziani.

E’ un dato allarmante quello che emerge dal Rapporto UilPensionati sulla spesa sociale dei Comuni. Come dichiarato da Claudio Barone (in foto), segretario Uil Pensionati Sicilia: “Per gli anziani in Sicilia si fa poco, meno che nel resto d’Italia”

Stando ai più recenti dati Istat, elaborati in uno studio dalla UilPensionati su iniziativa del segretario generale Carmelo Barbagallo, i Comuni siciliani hanno destinato alle politiche sociali (disabilità, anziani, soggetti a rischio di esclusione, famiglie, diritto alla casa, rete dei servizi) il 14.7 per cento sul totale delle spese nei bilanci consuntivi 2023 (144 euro pro-capite). La media italiana si attesta, invece, al 17 per cento (178 euro).

“Di questa indagine conoscitiva – commenta Claudio Barone, colpisce, fra l’altro, che in Sicilia il valore pro-capite degli interventi per la Terza Età si fermi a 6 euro, ben undici al di sotto della media nazionale. In un curioso derby delle Isole, poi, la Sardegna vincerebbe 4 a 0 perché la spesa pro-capite è stata di ben 24 euro”. L’esponente sindacale aggiunge: “Così non va! Qualcuno fa finta di non accorgersi delle sfide sollevate dall’innalzamento dell’età della popolazione e nega mezzi adeguati agli enti locali, che sull’invecchiamento attivo come anche sulla non autosufficienza dovrebbero poter investire di più. E sottolineiamo la parola “investire”, perché questi non sono certi soldi buttati al vento ma risorse utili a migliorare la qualità di vita delle persone, ad accrescere quindi il benessere collettivo”.

Barone afferma ancora: “Il Rapporto rivela pure quanto sia ampio il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia in fatto di livelli essenziali delle prestazioni sociali, che l’Autonomia differenziata rischia di aggravare. Si passa dai 188 euro pro-capite del Centro Italia per spesa complessiva, anziani compresi, ai 158 del Sud. Dai 23 euro pro-capite per interventi in favore della Terza Età al Nord agli appena 8 del Mezzogiorno. Hanno ragione gli autori dello studio, fortemente voluto dal nostro leader nazionale Carmelo Barbagallo, quando scrivono che non possiamo più permetterci disuguaglianze tra chi vive in alcune zone rispetto ad altre, creando cittadini di serie A e altri di serie B o addirittura C a seconda della residenza geografica. Si cominci dalla Sicilia, ripensando finalmente il nostro welfare sia a livello nazionale che di prossimità con stanziamenti di risorse adeguate ai bisogni delle persone”.

         Nell’indagine conoscitiva UilPensionati, infine, si ricordano quali interventi per gli interventi siano compresi nella specifica voce di bilancio. Si va dalle indennità di cura alle spese per interventi contro i rischi collegati alla vecchiaia, dall’aiuto domestico alle attività culturali, di svago, di viaggio o di vita collettiva, dagli interventi per favorire mobilità, integrazione sociale e svolgimento delle funzioni primarie degli anziani ai costi di ricovero.

Leonardo Tarantino e Rosalia Sinaguglia nuovi Rappresentanti Sindacali territoriali Uilca Sicilia in Baps

Costituite in Banca Agricola Popolare di Sicilia le Rappresentanze Sindacali Territoriali Uilca per le province di Ragusa e Agrigento.

Una novità nel panorama sindacale del credito. A seguito della sottoscrizione tra Organizzazioni sindacali ed Abi del nuovo accordo sulle agibilità sindacali, siglato il 21 marzo 2025, è divenuto possibile costituire rappresentanze sindacali territoriali all’interno della provincia dove vi sia un organico totale di almeno 32 dipendenti e su questi 16 siano iscritti alla medesima sigla sindacale.

Sono stati eletti per la Uilca Ragusa Leonardo Tarantino che ricopre anche l’incarico di Rsa dell’unità produttiva di Modica, mentre per la Uilca di Agrigento è stata eletta Rosalia Sinaguglia.

In foto Leonardo Tarantino RST Uilca Baps Ragusa

“La costituzione di ben due RST è un chiaro ed evidente segnale dell’importante crescita in termini di rappresentativita’ della   UILCA in Banca Agricola Popolare di Sicilia. Per questo risultato io e tutti i dirigenti sindacali Uilca ringraziamo i lavoratori  di Baps per averci accordato la loro fiducia e al contempo rinnoviamo il nostro massimo impegno per la tutela dei loro diritti.” Ha dichiarato Carmelo Sampieri Segretario Responsabile Uilca per la nuova Banca Agricola Popolare di Sicilia.

Subito dopo la sua elezione Rosalia Sinaguglia ha dichiarato “Ringrazio i colleghi e sono onorata per la fiducia che hanno riposto in me conferendomi tale incarico.  Darò il massimo impegno per portare avanti la mission della Uilca e per rappresentare al meglio il territorio della provincia di Agrigento avendo come obiettivo esclusivamente la tutela e la difesa dei diritti dei dipendenti tutti. Mi auguro di poter  essere sempre più numerosi, forti e compatti per riuscire a vincere le nuove sfide che arriveranno.”

In foto Rosalia Sinaguglia RST Uilca Baps Agrigento

Grande soddisfazione per il segretario Generale Uilca Sicilia Giuseppe Gargano “Il recente accordo sulle libertà sindacali è una grande conquista per i bancari. Da molti anni stigmatizzavamo la difficoltà di raggiungere e rappresentare i lavoratori delle realtà più lontane ed isolate. Ora che è possibile colmare questo gap, coglieremo tutte le opportunità per offrire una rappresentanza costantemente più vicina e di conseguenza più immediata negli interventi. Come Uilca Sicilia, pertanto, provvederemo ad individuare a stretto giro, in tutte le realtà possibili, la figura del Rappresentante Sindacale Territoriale. Congratulazioni al Coordinamento Baps e un augurio di buon lavoro a Leonardo e Rosalia, nuovi RST Baps Uilca Sicilia.”

“Benvenuti in Uilca” Buona la prima del nuovo format in Sicilia

Martedì 13 maggio 2025 ha esordito a Catania il nuovo format di formazione fortemente voluto dalla Uilca Uil Sicilia.

“Benvenuti in Uilca” lo slogan che ha accompagnato i nuovi dirigenti sindacali provenienti dai vari territori per tutto il pomeriggio e la mattina del 14 maggio. I partecipanti, neodirigenti sindacali dell’ambito del credito, hanno rappresentato tutte le aziende presenti in Sicilia dalle banche maggiori come Unicredit, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, fino alle banche di credito cooperativo ed agli istituti di credito al consumo.
Con questo format la Uilca Uil Sicilia affronta alcune delle difficoltà riscontrate dai nuovi dirigenti sindacali a partire dalla conoscenza delle strutture dell’Organizzazione, sia territoriali che aziendali, sottolineando le competenze di ognuna di esse.

In foto l’aula durante l’intervento di Giuseppe Gargano

Presenti oltre 20 partecipanti insieme allo staff di formazione siciliano composto da Salvino Li Castri Segretario di Coordinamento Unicredit e Vanessa Muzzone, Segretaria Regionale, insieme a Giuseppe Vaccarella coordinatore BCC.

In foto da dx Giuseppe Vaccarella, Giuseppe Gargano, Vanessa Muzzone, Salvatore Li Castri, Riccardo Ballotta

Hanno inoltre dato un saluto istituzionale Riccardo Ballotta, responsabile della struttura catanese della Uilca ed il Segretario Generale della Uilca Sicilia, Giuseppe Gargano. Da remoto sono intervenuti Max Pagani Segretario Organizzativo Uilca con delega alla formazione nazionale, Gino Sammarco Responsabile Dipartimento Proselitismo e Rosario Mingoia Segretario Responsabile Uilca Gruppo Unicredit.

DESERTIFICAZIONE BANCARIA. IL DESERTO CHE AVANZA

Nel primo trimestre del 2025 sono stati chiusi 95 sportelli bancari. Non era mai successo che le banche dismettessero tante loro filiali nel primo trimestre di un anno.
In attesa che il governo faccia qualcosa per arginare questo fenomeno, continua inesorabile, l’abbandono di territori da parte delle banche che forniscono un servizio di pubblica utilità, come ci si ricordava durante il lockdown della pandemia COVID19.
Tante le manifestazioni e gli eventi promossi dal sindacato UILCA UIL che ha fatto una campagna itinerante nel 2023 “Chiusura Filiali? No grazie”, promosso inizialmente dalla Uilca Sicilia nelle sedi istituzionali del sindacato per poi essere sposato ed affrontato come argomento scottante da tante strutture territoriali della UILCA UIL con l’intento di dare voce a maestranze, cittadini ed amministratori nei comuni “abbandonati” per poi chiudere a ROMA presso il CNEL che ha attivato un tavolo di lavoro con le parti coinvolte e delle attività di sondaggio per pervenire ed una proposta di legge che aspettano tutti con ansia.
Nei vari Consigli Regionali e territoriali della Uilca, oltre che in quello Nazionale, la desertificazione bancaria è diventata un argomento preminente anche nei territori che l’anno subita di meno in questi anni, come il territorio di Ragusa Siracusa dove, quest’anno, si è tenuto un convegno sull’argomento al quale hanno partecipato dirigenti sindacali locali, regionali, il Segretario Generale Uilca Fulvio Furlan ed amministratori locali. 
La desertificazione è un problema che ha vari aspetti locali tra i quali quello sociale, quello economico e quello di sicurezza oltre a rallentare i risparmi degli italiani in quei territori.

Gargano, Uilca Uil Sicilia – Report regionale in Esecutivo Nazionale Uilca

Nei giorni 2 e 3 aprile 2025, presso l’hotel Massimo D’Azeglio a Roma, si è svolto l’Esecutivo Nazionale Uilca.

Fulvio Furlan Segretario Generale Uilca Uil

La relazione introduttiva e le conclusioni politiche del segretario generale Uilca Fulvio Furlan hanno accompagnato l’intenso programma all’ordine del giorno; Furlan si è soffermato anche sul valore politico del recente accordo sulle libertà sindacali, sulla situazione geopolitica internazionale e sulle possibili aggregazioni nel settore bancario.

Giuseppe Bilanzuoli Segretario Nazionale Uilca Uil

Nella prima giornata, il Segretario Nazionale Giuseppe Bilanzuoli ha presentato l’accordo sulle agibilità sindacali nel settore del credito siglato il 21 marzo scorso; nella seconda giornata, il Segretario Nazionale Massimiliano Pagani ha illustrato il piano di formazione nazionale 2025.

Giuseppe Gargano, Segretario Generale Uilca Uil Sicilia, ha aperto il dibattito della intensa due giorni.

Max PAGANI Segretario Nazionale Uilca Uil

Gargano ha comunicato all’Esecutivo l’importante crescita organizzativa registrata nel 2024 nella regione, “frutto non del caso o della fortuna, ma della passione e dell’intenso lavoro dei dirigenti regionali”, ringraziandoli tutti.

Gargano ha continuato esponendo le recenti attività regionali, alle quali ha dato grande valore la presenza del Segretario Generale Uilca Fulvio Furlan:

Il Focus “Non solo desertificazione bancaria – il territorio a servizio delle persone”, organizzato il 18 marzo dalla Uilca di Ragusa e Siracusa guidata da Sergio La Rosa; il Congresso Uilca in Banca Agricola Popolare di Sicilia, che il 18 marzo ha unificato in un clima di grande armonia le strutture Uilca già Banca Agricola Popolare di Ragusa e Banca Popolare Sant’Angelo, portando all’elezione di Carmelo Sampieri a Segretario Responsabile e di Gaetano Arcuri a Segretario Organizzativo del nuovo Coordinamento Uilca di BAPS; gli Stati Generali Assicurativi Uilca Sicilia riuniti a Caltanissetta il 19 marzo, ai quali hanno partecipato più di 100 lavoratori assicurativi guidati da Diodoro De Guilmi, Diego Di Gioia, Massimiliano Messinese insieme ad una squadra di sindacalisti coesa e propositiva.

Infine Gargano ha annunciato il prossimo corso di formazione regionale, organizzato dalla Segretaria Regionale Vanessa Muzzone e dal Responsabile del Dipartimento Formazione Sicilia Salvatore Li Castri, “un format sperimentale”, ha commentato Gargano, “che accompagnerà i nuovi dirigenti sindacali verso una crescita professionale nell’ambito di una formazione continua, partecipata, interattiva”.

Salvatore Li Castri eletto per la settima volta consecutiva nel Consiglio Regionale dell’ODG Sicilia

Domenica scorsa, lo spoglio finale dei voti del ballottaggio per l’elezione del consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti ha visto, per la settima volta consecutiva, Salvatore Li Castri confermato nel ruolo di consigliere.

La redazione di Uilca Sicilia News, congratulandosi per l’importante risultato raggiunto dal Direttore, augura a Li Castri un buon lavoro.

Gargano, Segretario Generale Uilca Uil Sicilia: “Li Castri svolge incarichi di grande importanza nella nostra organizzazione ed ha anche la responsabilità del nostro Dipartimento Comunicazione oltre ad essere Direttore del giornale on line Uilca Sicilia News.”

Continua Gargano: “È un grande orgoglio per la nostra Struttura potere contare sulla competenza e sull’impegno di un professionista come Li Castri, garante di una comunicazione puntuale, scevra da vincoli, oggettiva e coerente con la libertà di espressione e di informazione.”

Li Castri è anche componente del Coordinamento Nazionale di Unicredit, Presidente del Collegio dei Probiviri della Uilca Nazionale e fa parte del dipartimento nazionale per la formazione.

Gargano – UILCA UIL Sicilia: chiediamo un Osservatorio Regionale sulla desertificazione bancaria.

“Continua il processo di abbandono dei comuni siciliani da parte delle banche. Il report della Banca d’Italia relativo all’anno 2024, appena pubblicato, evidenzia che i comuni della nostra regione privi di uno sportello bancario sono oggi 149, rispetto ai 147 del 2023 ed ai 138 del 2022.”

Lo dichiara il Segretario Generale Uilca Uil Sicilia Giuseppe Gargano, subito dopo aver preso visione dell’analisi pubblicata da Banca d’Italia il 31 marzo 2025.

“Nel 2024 – continua Gargano – Banca d’Italia riferisce rispetto al 2023 la chiusura in Sicilia di 18 sportelli e la cancellazione di 187 posti di lavoro”.

In conclusione, Gargano commenta:

“È un processo inesorabile che impoverisce la Sicilia di presidi di legalità, di strutture propedeutiche allo sviluppo dell’economia, che allontana il credito dalle piccole comunità e dalle persone più fragili in sfregio alla tanto sbandierata ‘inclusione’. Riformuliamo, oggi, la nostra proposta al Presidente della Regione Renato Schifani, proposta recentemente lanciata al Focus sulla desertificazione bancaria organizzato dalla Uilca di Ragusa e Siracusa, di realizzare un Osservatorio regionale – in linea con il tavolo di lavoro già costituito sulla materia presso il CNEL – preposto ad analizzare il fenomeno ed a trovare soluzioni efficaci per governare e contenere l’estinzione degli sportelli bancari in Sicilia.”