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Fusione per incorporazione Banca Popolare Sant’Angelo in Banca Agricola Popolare di Ragusa

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Nelle giornate del 9, 10 ed 11 settembre le delegazioni sindacali UILCA UIL, FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL ed UNISIN, composte dagli organismi aziendali e dai delegati delle rispettive Segreterie Nazionali, hanno avviato il tavolo negoziale con la controparte e sono entrate nel merito del processo di fusione che interesserà la Banca Popolare Sant’Angelo e la Banca Agricola Popolare di Ragusa.

Acquisite preliminarmente le informazioni necessarie al proseguimento della trattativa, le organizzazioni sindacali hanno impresso una accelerazione alla definizione del processo di integrazione, a partire dal modello organizzativo di riferimento che sarà quello della incorporante Banca Agricola Popolare di Ragusa.

Nela foto da sinistra, la delegazione trattante UILCA: Antonello Lo Casto, Giuseppe Gargano, Clelia Calcagno, Gaetano Arcuri, Carmelo Sampieri, Leonardo Tarantino, Giuseppe Greco Polito

In considerazione della complessità degli argomenti, le parti hanno condiviso una sospensione dei termini previsti dal CCNL di categoria e dalla legge dal 12 al 30 settembre 2024 e, pertanto, la trattativa ripartirà a far data dall’ 1 ottobre 2024.

Il Segretario Generale UILCA Sicilia Giuseppe Gargano, delegato a seguire la trattativa dalla Segreteria Nazionale UILCA, ha dichiarato:

“La UILCA continuerà a seguire tre linee guida: l’attenzione al personale, che dovrà essere motivato e valorizzato nel rispetto delle professionalità e delle competenze che saranno una ricchezza per la nuova realtà; il rispetto e la crescita dei territori in una logica di una banca popolare siciliana a servizio dell’economia regionale e dello sviluppo; il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori che non dovranno subire stravolgimenti e penalizzazioni determinati da trasferimenti coattivi che inasprirebbero il clima aziendale minando il senso di appartenenza alla nuova banca. Solleciteremo, inoltre, un piano di assunzioni che dovrà puntare a colmare le carenze di organico rilevate particolarmente nelle agenzie delle due banche. Sui tre punti che sono le nostre linee guida e sulla nuova e buona occupazione che auspichiamo come effetto della fusione, la UILCA sarà attentissima ed inflessibile”.   

Il Monastero di San Nicolò l’Arena

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VISITANDO LA SICILIA

A Catania, se non sapete cosa visitare oltre a piazza del duomo, alla “piscaria” mercato del pesce, alla basilica di Sant’Agata, e tanto altro, non perdete di visitare il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena

Seminterrato del Monastero

Il monastero fu fondato dai monaci benedettini della Congregazione Cassinese. La posizione iniziale era appena fuori dalle mura della città, un luogo scelto per la sua tranquillità e per la possibilità di isolamento dal mondo esterno, conforme alla tradizione monastica. Successivamente, i monaci chiesero alla città di Catania di potere ricostruire il sito nel centro storico di Catania per stare al riparo dalle eruzioni dell’Etna ed alle scorribande dei briganti.

Questo Monastero è uno degli edifici religiosi più grandi e impressionanti d’Europa, e rappresenta un esempio significativo dell’architettura barocca siciliana ed ha una storia ricca e complessa che attraversa secoli di trasformazioni, disastri naturali e cambiamenti socio-culturali.

Nel 1693 il monastero fu gravemente danneggiato dal devastante terremoto che colpì la Sicilia orientale, distruggendo gran parte della città di Catania. La ricostruzione, che si estese per oltre un secolo, seguì il gusto del barocco siciliano e fu guidata da famosi architetti come Giovan Battista Vaccarini e Francesco Battaglia.

Nel 1866, con l’Unità d’Italia, gli ordini religiosi furono soppressi, e i monaci furono costretti a lasciare il monastero. Il complesso passò sotto il controllo del nuovo governo italiano, che lo utilizzò per vari scopi secolari, tra cui caserma militare e alloggi per senzatetto.

Dopo la soppressione, il Monastero entrò in un periodo di declino. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, si cominciò a prendere in considerazione il restauro e la valorizzazione del complesso come patrimonio culturale.

Nel XX secolo, a partire dagli anni ’70, iniziò un lungo processo di restauro, con l’obiettivo di recuperare e preservare il monastero come parte del patrimonio culturale di Catania. I restauri furono orientati non solo alla conservazione delle strutture esistenti ma anche all’adattamento del monastero a nuove funzioni accademiche e culturali.

Nel 1977, il Monastero dei Benedettini è diventato sede dell’Università degli Studi di Catania ed ospita il Dipartimento di Scienze Umanistiche, con aule, biblioteche, uffici e spazi per conferenze e seminari e rappresenta un simbolo dell’identità culturale e storica di Catania e della Sicilia.

Dentro il Monastero:

  • Il Chiostro di Ponente
  • Il Chiostro di Levante
  • La Sala Vaccarini 
  • La chiesa di San Nicolò l’Arena
  • Una ricca biblioteca e archivi storici 
Biblioteca

Con le visite guidate potrete godere appieno la sua ricca storia, l’architettura e l’arte. Le visite includono l’accesso ai chiostri, alle sale storiche e alla chiesa di San Nicolò l’Arena. Guide esperte forniranno dettagli approfonditi sulla vita dei monaci, sulla ricostruzione barocca e sul restauro moderno.

Aumenti retributivi del CCNL del Credito

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A settembre sarà accreditata ai dipendenti del credito la seconda tranche degli aumenti previsti nel rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro del 23 novembre 2023.

Agli appartenenti alla figura (media) A3L4 saranno accreditati 100,00 euro che, dopo la prima tranche di euro 250,00, porta all’80% degli aumenti totali previsti nel nuovo CCNL per €435,00 in coerenza con l’obiettivo di garantire alle lavoratrici e ai lavoratori bancari una crescita salariale in linea con le dinamiche inflattive e la necessità di redistribuzione degli utili e della produttività del settore.

L’impegno della Uil e della Uilca prosegue affinché continui una stagione di rinnovi contrattuali, che difenda il potere d’acquisto delle famiglie, in grande difficoltà a seguito del perdurare della fase di alta inflazione.

Secondo Giuseppe Bilanzuoli, Segretario Nazionale Uilca (in fotografia): “Al fine di massimizzarne gli effetti positivi sulle retribuzioni reali, continuiamo a ritenere indispensabili soluzioni per ridurre la pressione fiscale per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti e per i pensionati.”

Inoltre, “questo sarebbe in linea con quanto proposto dal segretario generale Uil, Pier Paolo Bombardieri dal corso del Congresso Confederale Nazionale dell’ottobre 2022 e più volte ribadito al Governo. “

La Villa Romana del Casale – Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO

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VISITANDO LA SICILIA

PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E VILLA ROMANA DEL CASALE

La Villa Romana del Casale, situata nelle vicinanze di Piazza Armerina, è uno dei più straordinari esempi di residenze signorili del tardo impero romano. Costruita presumibilmente tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C., la villa riflette il potere e la ricchezza dell’aristocrazia romana dell’epoca, probabilmente legata alla famiglia di Massimiano, uno dei tetrarchi (governatore di una parte del paese) dell’Impero Romano.

La villa si estende su una superficie di circa 4.000 metri quadrati e si sviluppa su più livelli, organizzati attorno a tre assi principali che suddividono lo spazio in aree distinte ma interconnesse. L’ingresso principale conduce a un ampio “peristilio” centrale ovvero un cortile circondato da un colonnato, collegato a numerosi ambienti, tra cui stanze private, sale di rappresentanza, terme e ambienti di servizio. Il complesso architettonico della villa riflette una progettazione attenta alla simmetria e alla funzionalità, con un sapiente utilizzo della luce naturale e delle prospettive.

Il vero tesoro della Villa Romana del Casale è costituito dai suoi eccezionali “mosaici pavimentali”, che coprono quasi tutte le stanze e i corridoi con una superficie complessiva di circa 3.500 metri quadrati. Questi mosaici, eseguiti da maestranze africane, sono caratterizzati da una straordinaria vivacità cromatica e da una grande complessità narrativa e stilistica.

Le fanciulle in bikini

Tra i mosaici più celebri spicca quello delle “Dieci Fanciulle”, noto anche come “Fanciulle in bikini”, che raffigura giovani donne impegnate in attività ginniche e sportive, un tema sorprendentemente moderno per l’epoca. Questo mosaico è celebre per la sua precisione nei dettagli e per la rappresentazione accurata dell’abbigliamento femminile.

Un altro mosaico di eccezionale rilievo è la “Grande Caccia”, che si estende lungo un corridoio di oltre 60 metri. Questo capolavoro raffigura scene di caccia che si svolgono in ambienti esotici, con una varietà impressionante di animali selvatici provenienti dalle diverse province dell’impero. Le scene rappresentate sono cariche di dinamismo e tensione, mettendo in risalto la maestria degli artisti nel rendere il movimento e la prospettiva.

La Villa Romana del Casale offre una finestra unica sulla vita quotidiana e sul gusto estetico della classe dirigente romana durante il tardo impero. I mosaici non solo esibiscono un’abilità artistica straordinaria, ma forniscono anche importanti informazioni sulle pratiche culturali, sui costumi sociali e sulle interazioni tra le diverse parti dell’impero. La presenza di soggetti mitologici, scene di vita quotidiana e riferimenti all’esotico testimonia l’apertura e l’influenza culturale di Roma in quel periodo.

Scoperta solo nel XX secolo, la villa è stata dichiarata “Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO” nel 1997, riconoscendo il suo valore universale come testimonianza di un periodo storico cruciale e come esempio insuperato di arte musiva.

Oggi la Villa Romana del Casale è uno dei siti archeologici più visitati della Sicilia, attirando studiosi e turisti da tutto il mondo.

La conservazione dei mosaici è un impegno continuo, dato che questi capolavori sono vulnerabili all’umidità, alle escursioni termiche e ad altri agenti atmosferici. Un sistema di coperture e passerelle è stato installato per proteggere i mosaici, permettendo ai visitatori di ammirare le opere in un contesto che rispetta l’integrità del sito.

La visita alla villa rappresenta un viaggio indietro nel tempo, offrendo un’immersione nella raffinatezza e nella complessità culturale dell’antica Roma, attraverso gli occhi di una delle sue residenze più lussuose e meglio conservate.

Prendetevi il tempo necessario per questo viaggio nel tempo. I servizi offerti ai visitatori sono di tutto rispetto con navette, punti di ristoro e guide.

La gestione della Villa, tutelata dall’UNESCO e inserita nella World Heritage List dal 1997, è affidata al Parco archeologico di Morgantina e della Villa romana del Casale di Piazza Armerina, Istituto dell’Amministrazione regionale dei Beni Culturali.

La UIL ed il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata

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LEGGE 26 giugno 2024, n. 86

Le disposizioni contenute in questa legge di recente approvazione, fanno temere una riduzione delle retrocessioni dallo Stato alle Regioni, soprattutto meridionali, su materie di primaria importanza e che dovrebbero invece prevedere una equità nei LEP (Livelli Essenziali di Prestazioni).

Questo potrebbe inficiare la già tanto critica fornitura di servizi sanitari o di istruzione, etc.

La nuova BAPS (Banca Agricola Popolare di Sicilia)

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In data odierna si è svolto il primo incontro tra le delegazioni sindacali congiunte della Banca Agricola Popolare di Ragusa e della Banca Popolare Sant’Angelo e la delegazione aziendale.

Le trattative che porteranno alla fusione per incorporazione BPSA nella BAPR partiranno, dato il periodo feriale, ai primi di settembre.

La nuova azienda, la Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS), conterà 106 sportelli e 902 dipendenti, affermandosi come la terza banca per presenza in Sicilia dopo Unicredit ed Intesa SanPaolo, oltre che la prima banca popolare in Sicilia e nel sud Italia.

Da sx: Il Responsabile del Coordinamento Uilca in Banca Popolare Sant’Angelo Gaetano Arcuri, ed i segretari Giuseppe Greco Polito e Antonello Casto. Il Segretario Generale Uilca Sicilia Giuseppe Gargano, la segretaria del coordinamento Uilca in Banca Agricola Popolare di Ragusa Clelia Calcagno ed il Segretario Responsabile del coordinamento Uilca in BAPR Carmelo Sampieri

Per la uilca erano presenti il Segretario Generale Uilca Sicilia Giuseppe Gargano,  la delegazione Uilca di Banca Popolare Sant’Angelo composta dal Responsabile Gaetano Arcuri, da Antonello Lo Casto e da Giuseppe Greco Polito, e la delegazione Uilca di BAPR formata dal Responsabile Carmelo Sampieri e da Clelia Calcagno.

Il Segretario generale Uilca Sicilia, preso atto della marginale presenza di sovrapposizione di agenzie, ha valutato positivamente il progetto anche in un’ottica di espansione della banca e, conseguentemente, in una logica di crescita occupazionale del nuovo istituto.

Ha dichiarato Gargano: “la riuscita del progetto passerà dalla valorizzazione della professionalità e delle competenze del personale, oltre che da una virtuosa gestione delle ricadute che dovrà essere accompagnata dalla ricerca del consenso e della condivisione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.”

Continua Gargano: “Se il rispetto per il personale e l’attenzione all’economia regionale accompagneranno il progetto,  la Uilca Uil non farà mancare il proprio contributo ed il proprio sostegno”.

Approvato dal Parlamento Regionale emendamento IRCA

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Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione, da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’emendamento concordato con l’Assessore alle Attività produttive, on.le Edy Tamajo, che rappresenta una svolta per il comparto del medio credito regionale. Dopo quasi trent’anni, si restituisce il legittimo contratto del credito ai dipendenti di Ircac e Crias, nel costituendo Irca.

E’ quanto dichiarano in un comunicato stampa i segretari regionali di Uilca, Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito ed Unisin.

Ass.re regionale attività produttive On.le Edy Tamajo

Le sigle sindacali – prosegue il comunicato – ringraziano l’assessore Tamajo per la vicinanza, concretamente espressa, alle legittime istanze provenienti dai dipendenti degli Enti creditizi vigilati dalla Regione Siciliana e dal cui operato dipendono le sorti di oltre ottantamila tra imprese artigiane e cooperative.

 Il raggiungimento dell’obiettivo, che apre adesso nuove prospettive in termini di operatività del medio credito regionale, è stato reso possibile grazie anche all’univoco intendimento espresso dall’ARS cui va il plauso per il deciso colpo d’ala concretizzato con l’approvazione della norma.

Adesso – hanno ricordato i rappresentanti sindacali – si deve procedere speditamente per la definizione del nuovo ente Irca ed in tal senso si invita ancora una volta il Cda presieduto dall’Avvocato Vitalba Vaccaro a procedere senza altro indugio negli atti essenziali alla realizzazione del progetto dell’Istituto regionale per il credito agevolato che porterà alla definitiva fusione di Ircac e Crias.

A tal proposito – continuano i segretari regionali – risulta fondamentale per il decollo del nuovo Istituto, elaborare un Piano industriale ambizioso e di larghissimo respiro che sappia realmente immaginare una struttura che possa sostenere le potenzialità delle tantissime imprese che costituiscono l’ossatura dell’economia siciliana.

Non faremo mai mancare il nostro sostegno – hanno confermato i sindacati – alla nascita di un ente che nelle aspettative di migliaia di imprese può rappresentare una vera svolta per il sistema creditizio siciliano, dando così manforte al lavoro svolto dall’Assessore Tamajo che ha dimostrato di credere fortemente al cambio di passo per gli artigiani e le cooperative della nostra Isola.

Infine, il raggiungimento di questo primo traguardo, che rasserena i lavoratori e le lavoratrici di Crias e Ircac – hanno concluso – avrà come naturale conseguenza la revoca dello stato di agitazione e la riapertura del tavolo negoziale con il Consiglio di amministrazione di Irca e con il neo direttore generale f.f. dott. Pietro Tortorici, che nell’ultimo mese si è distinto per la risoluzione di diverse criticità aziendali.

Giuseppe Gargano Segretario Generale Uilca Sicilia

Contattato Giuseppe Gargano, Segretario Generale Uilca Sicilia, ha commentato: “L’ esigenza di certificare l’esistenza di IRCA passa dal riconoscimento alle lavoratrici ed ai lavoratori ex IRCAC ed ex CRIAS degli aumenti del CCNL credito rinnovato il 23 novembre 2023. La condivisione dell’assessore Tamajo rispetto all’importanza di sciogliere i nodi “formali” che ne avevano impedito la realizzazione, ha consentito di ripartire verso una fase di trattative che dovrà sempre considerare centrali i lavoratori con le loro professionalità e competenze indiscutibili, insieme alla valorizzazione del territorio grazie ad un credito erogato a misura della Regione e dei Siciliani. La nuova situazione potrà dare nuovo slancio all’ente IRCA nell’interesse dell’economia siciliana. Insieme alle banche di credito cooperativo ed alle banche regionali, anch’esse in fase di profonda trasformazione, l’Irca sarà certamente centrale per il rilancio della nostra economia.”

Si rafforza la squadra nel Dipartimento Lavoratori Autonomi Uilca Sicilia

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Nei giorni scorsi, presso la sede della Uilca di Caltanissetta/Enna, si è svolto un incontro tra i lavoratori autonomi del credito e il dipartimento Lavoratori Autonomi Uilca Sicilia.

Presenti Rosario Mingoia – segretario responsabile del coordinamento Uilca nel Gruppo Unicredit, Massimiliano Cicero – Segretario Generale Uilca di Enna e Caltanissetta, Luca Battaglia – referente del proselitismo e responsabile del Dipartimento lavoratori autonomi Uilca Sicilia e, in collegamento da remoto, Gianfranco De Gasperis – Responsabile Nazionale Uilca per Aml e Lavoratori Autonomi.

Luca Battaglia referente del proselitismo e del progetto “autonomi” in Uilca Sicilia

Luca Battaglia, ha esposto ai partecipanti le principali attività del dipartimento costituito in Uilca che sono le tutele sindacali per gli iscritti, le coperture assicurative (convenzioni dedicate per rc professionali, polizza capofamiglia gratuita), i servizi fiscali, l’assistenza legale ed i servizi previdenziali.

Durante la riunione Luca Battaglia ha consegnato la lettera con cui la Segreteria Regionale nomina Raffaele Carfì “referente di categoria” del territorio, lavoratore autonomo del credito con mandato presso UniCredit SpA ad Enna e Caltanissetta.

Raffaele Carfì ha sostenuto che “solo una forte presenza di iscritti in un sindacato confederale può portare ai tavoli di confronto la giusta forza per rivendicare le carenze nel trattamento dei lavoratori autonomi.”

Rosario Mingoia Segretario Responsabile Uilca nel coordinamento nazionale del Gruppo Unicredit

Il segretario responsabile Uilca Unicredit Rosario Mingoia è intervenuto sottolineando che la sua presenza è la conferma di come Uilca Unicredit abbia sposato la causa dei lavoratori autonomi del credito.

Mingoia ha, infatti, riferito che ai tavoli di confronto con Unicredit la Uilca si è fatta promotrice di azioni, al fine di tutelare anche questa categoria di Unicredit.

Secondo Mingoia: “i ‘my agent’ Unicredit rappresentano un valore per il gruppo bancario e la loro presenza porta alla banca una fetta di business che altrimenti andrebbe ai competitors; di conseguenza la categoria deve poter essere rappresentata ai tavoli di confronto.”

Massimiliano Cicero ha ringraziato tutti i partecipanti alla riunione evidenziando che la presenza di un “referente di categoria” tra i lavoratori autonomi del credito nel territorio potrà fare la differenza nel veicolare le informazioni utili a supporto dei lavoratori autonomi del credito; ha, infine, augurato buon lavoro a Raffaele Carfì, ringraziandolo per aver accettato la nomina di referente autonomi del territorio.

Gianfranco De Gasperis ha ribadito come il progetto Uilca per la sindacalizzazione delle partite iva del credito è frutto di un lavoro autorevole e pieno di contenuti che ha come obbiettivo quello di far emergere dalla “cosiddetta zona grigia” questi lavoratori e i numeri, relativamente alle iscrizioni sia sul territorio siciliano sia su quello nazionale, ci danno ragione. Inoltre, ha indicato nel dettaglio tutte le motivazioni che dovrebbero spingere gli autonomi ad iscriversi alla Uilca, rimarcando che “solo la forza di un sindacato confederale può portare un contributo differente alla categoria”. Ha concluso De Gasperis: “L’iscrizione alla Uilca sicuramente imprimerà una accelerazione a vantaggio dei lavoratori, attraverso una interlocuzione mirata con le aziende e portando le istanze degli autonomi ai tavoli di categoria, oltre a quelli confederali”.

Dopo un interessato dibattito in cui si sono state esposte le criticità della categoria “autonomi”, si è chiusa la riunione con la adesione alla Uilca da parte degli autonomi del credito presenti.

BPER. SIGLATI ACCORDI SU ESODI E SU VAP

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Il 13 luglio 2024, dopo settimane di trattative, le Organizzazioni Sindacali e il Gruppo Bper hanno sottoscritto.

E’ stata attivata la procedura per potere consentire l’accesso al Fondo di Solidarietà in modo volontario a 615 dipendenti con finestra pensionistica fino all’1 gennaio 203 le cui domande non erano state accolte a seguito della manovra aziendale dello scorso 23 dicembre, finalizzata a dimensionare gli organici all’interno del piano industriale 2022-2025 Be-Evolution.

E’ stato concordato un tasso di ricambio generazionale del 75%: saranno assunti 460 nuovi colleghi e saranno rimpiazzati i giovani che si dimetteranno, elevando ulteriormente il tasso di ricambio, tra i più alti del settore.

Giuseppe Bilanzuoli Segretario Nazionale Uilca

Il segretario nazionale Uilca Giuseppe Bilanzuoli dichiara:Siamo molto soddisfatti per l’accordo raggiunto, soprattutto in termini occupazionali e per le assunzioni concordate. L’accordo, raggiunto grazie alle proficue relazioni sindacali nel Gruppo Bper e a un dialogo costante tra le parti, conferma come l’accesso volontario al Fondo di Solidarietà sia uno strumento indispensabile per favorire soluzioni condivise per creare nuova e stabile occupazione di qualità e ricambi di personale per le aziende”.

“Questo buon sistema di relazioni industriali, attraverso la contrattazione continua, consentirà il prossimo ottobre di gestire al meglio le ricadute sul personale del nuovo piano industriale a firma dell’amministratore delegato Gianni Franco Papa. La tenuta dei livelli occupazionali, nel Gruppo come nel settore, sarà sempre un punto centrale”, conclude Bilanzuoli.

Per il segretario responsabile di Gruppo Paolo Tassi c’è grande soddisfazione anche “per il premio aziendale di Bper Banca che verrà erogato nel 2025: è tra i più alti del settore. Si tratta di un valore medio di 1850 euro, composto da una quota in denaro di 1400 euro, che aumenta del 17% per chi li destinasse come welfare, e da una quota in welfare di 450 euro. L’intesa, oltre a soddisfare le richieste di accesso al Fondo di Solidarietà delle colleghe e dei colleghi, conquista nuova e buona occupazione. Ora sarà indispensabile continuare a individuare nuovi percorsi per conseguire il riconoscimento delle professionalità nel Gruppo, valorizzando i giovani e individuando tutele in loro favore, e concentrarsi sulle condizioni del welfare, fondamentale strumento di sostegno per la persona.”

Rino Tramuto Segretario del Coordinamento Nazionale Uilca BPER Banca

Secondo Rino Tramuto, segretario del coordinamento nazionale Uilca in BPER, “gli accordi sono In linea con la posizione della UILCA e della UIL e tenendo conto delle previsioni e delle opportunità contemplate nel CCNL Credito siglato il 23 novembre 2023; auspichiamo e, ovviamente, vigileremo che la Sicilia ed il Sud possano essere destinatari di parte delle assunzioni di personale. La Sicilia ed il Sud hanno bisogno di buona e nuova occupazione e BPER potrà trarre soltanto benefici da un ricambio generazionale anche nel nostro territorio.”

GIBELLINA. Il museo delle Trame Mediterranee ed il Cretto di  Burri

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VISITANDO LA SICILIA

GIBELLINA

Il museo delle Trame Mediterranee Gibellina nuova ed il Cretto di  Burri

Percorrendo la A29 che da Palermo porta a Mazara del Vallo, uscendo a Salemi e proseguendo per Gibellina, nel centro abitato si possono ammirare delle installazioni create da vari artisti con l’intento di dare un impulso al risveglio, in questo caso, culturale ad un sito colpito duramente dagli eventi sismici del 1968.

Ingresso del Museo delle Trame Mediterranee (Fondazione Orestiadi) a Gibellina

In prossimità dell’uscita dell’A29, si incontrano le indicazioni per la Fondazione Orestiadi la cui ubicazione è al Baglio di Stefano.

Sempre nell’ottica di dare impulso culturale a questa terra, opera la Fondazione Orestiadi che organizza e coordina varie attività ed ha sede proprio a Gibellina.

Molto suggestiva la location del Museo delle Trame Mediterranee curato dalla fondazione con delle installazioni artistiche all’aperto, visibili mentre ci si avvicina al baglio.

L’esposizione è articolata con una sezione archeologica che è molto ricca di manufatti datati anche a partire dal VI sec. AC.

Proseguendo lungo il viale dopo questa corte, si possono ammirare varie installazioni contemporanee.

In un’altra sezione ospitata in un altro edificio con ingresso dalla corte alta, sono presenti opere di varia natura, in genere contemporanee, espressioni delle arti fotografiche e pittoriche, sculture e installazioni.

A fianco della corte alta, molto particolare la grande installazione intitolata “La montagna di sale” del 1990 rifatta nel 1995 da Mimmo Paladino che rappresenta una struttura scenica del dramma “La sposa di Messina” di Schiller.

Infine, nel segno della forza delle parole e delle immagini, il progetto “Graphiae” e le “Opere di passaggio”.

Proseguendo verso il sito di Gibellina vecchia ci si imbatte nel “Grande Cretto” del maestro Alberto Burri un’opera che rappresenta una testimonianza duratura di dolore e rinascita. I ventidue blocchi di cemento bianco ricoprono i ruderi di quello che fu il centro storico della vecchia Gibellina. I blocchi sono alti 160 centimetri e gli spazi che separano i blocchi, larghi tra i due ed i tre metri, sono un vero e proprio labirinto che ricalca la struttura delle vie del paesino distrutto, come molti altri, in una notte di gennaio del 1968.

Altro paesaggio inquietante e spettrale è quello della vicina Poggioreale antica detta “città fantasma”, ricostruita come Gibellina dopo il terremoto in un altro sito della valle del Belìce. Il vecchio sito è rimasto fermo al giorno del terremoto, a testimonianza del potere che la natura può esercitare sulle strutture antropiche.

Per visitare quest’ultimo sito, chiuso da cancellate per motivi di sicurezza, occorre contattare il Comune di Poggioreale o l’Associazione Poggioreale Antica.

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