Le prossime due settimane saranno decisive per il rinnovo del CCNL del Credito, le Organizzazioni sindacali di categoria incontreranno, infatti, la delegazione Abi il 25 e il 30 ottobre.

La Uilca chiede risposte sulle tematiche presenti nella piattaforma sindacale: l’aumento medio salariale di 200 euro e il ripristino del calcolo del TFR, l’area contrattuale, il capitolo delle Tutele (art. 18 e norme a difesa del lavoro delle Lavoratrici e dei Lavoratori), gli inquadramenti e il capitolo riguardante la “qualità̀ della vita lavorativa (diritto alla disconnessione, pressioni commerciali, politiche di genere, ecc.).

 

 

Alla volontà iniziale da parte di Abi di concludere velocemente la trattativa arrivando per la fine dell’anno con il rinnovo del contratto dei bancari, è seguita una fase di stallo da parte della stessa delegazione datoriale.

 

Quello che ci chiediamo è se l’Esecutivo ABI è in sintonia con la delegazione del CASL (delegazione trattante) guidata da Salvatore Poloni.” – le parole del Segretario Generale Uilca Massimo Masi. “Se da un lato giungono al sindacato messaggi tranquillizzanti, soprattutto sulla rapidità dei tempi, dall’altra arrivano notizie agghiaccianti provenienti dall’Esecutivo dell’ABI, che è composto dagli Amministratori Delegati delle Banche.”– continua Masi.

A preoccupare è l’assenza di risposte da parte della delegazione Abi che se da una parte non ha presentato alcuna contropiattaforma rispetto a quella sindacale, dall’altra non ha manifestato ancora nessuna presa di posizione su alcun capitolo della piattaforma.

 

Le organizzazioni sindacali annunciano il blocco delle trattative aziendali e lo stato di agitazione che verrà messo in atto se la controparte non darà risposte concrete durante gli incontri previsti nei prossimi giorni.