Continua l’odissea per i lavoratori di Riscossione Sicilia. Se con l’arrivo della nuova presidenza nel novembre 2018 sembrava essere stata risolta la questione della gestione dell’agenzia dei tributi siciliani, le notizie che giungono dal comunicato sindacale di ieri non sembrano essere confortanti.

Durante l’ultimo incontro tenutosi a Catania alla presenza del Presidente Branca, del Direttore Generale Sorce e del vice Direttore Generale Teresi e di tutte le organizzazioni sindacali di categoria è emerso che allo stato attuale sarà possibile garantire le retribuzioni ordinarie solo fino a giugno 2020.

 

Si è appreso che la chiusura di bilancio 2019 di oltre un milione di euro di utili sarà possibile solo grazie al mancato pagamento del Vap e del sistema incentivante ai dipendenti. L’erogazione del salario accessorio è ferma al 2017 e l’attuale Cda non è in grado di dare risposte sui tempi e sui modi di elargizione dello stesso ai dipendenti.

 

Persistendo questa situazione, a giugno prossimo, il Presidente ha dichiarato che rassegnerà le proprie dimissioni. L’unica via di uscita sembra essere il passaggio all’Agenzia delle Entrate/Riscossione. A chiederlo a gran voce le O.O.S.S. che intendono chiamare a raccolta i lavoratori. La politica regionale e nazionale, rea di non aver ancora ad oggi risolto i problemi, dovrà assumersi finalmente le proprie responsabilità per realizzare il passaggio delle funzioni e del personale, senza soluzione di continuità, ad AdE-R. Questa insostenibile anomalia è solo siciliana.

 

Ad aggravare la situazione la pressoché assenza delle istituzioni regionali dalla Presidenza della Regione, all’Assessore Regionale al Bilancio. “Sarebbe opportuno che il presidente Musumeci delegasse qualcuno per andare a discutere a Roma dell’ingresso di Riscossione Sicilia in Agenzia delle Entrate/Riscossione.” – ha commentato Enrico Pellegrino leader storico della Uilca Sicilia Esattoriali. “Oggi durante un ulteriore incontro tra i dirigenti sindacali di settore si è deciso di procedere con l’avvio di assemblee dei lavoratori in cui la Uilca proporrà, insieme alle altre organizzazioni sindacali la mobilitazione del personale in difesa dei posti di lavoro e la tutela della professionalità dei lavoratori di Riscossione Sicilia. Siamo giunti alla fine di questa triste storia e non ci resta altro che confluire nel sistema di riscossione nazionale” ha concluso Pellegrino.

 

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