Dopo le notizie poco rassicuranti dei giorni scorsi sul fronte dei lavoratori di Riscossione Sicilia, le O.O.S.S. durante una partecipata intersindacale tenutasi a Palermo hanno annunciato un intenso programma di mobilitazione a tutela dei quasi 700 dipendenti.

“L’unica e reale possibilità di futuro stabile e professionale è la confluenza in Agenzia delle Entrate Riscossione, quindi realizzare compiutamente quanto previsto dalla Legge 16/2017. Ogni altra ipotesi è da scartare in quanto non risolutiva” si legge nel comunicato unitario.

Sono state previste tutta una serie di iniziative che vanno dalla proclamazione dello stato di agitazione all’attivazione di un presidio sindacale presso la Presidenza della Regione, con la partecipazione pomeridiana dei lavoratori di Palermo.

È stata prevista la proclamazione di una giornata di sciopero in occasione di una delle prossime scadenze del pagamento della rata di “rottamazione”, con manifestazione a Palermo il prossimo 4 marzo.

Sono state inoltre indette dalla Uilca unitariamente con le altre organizzazioni sindacali le assemblee dei lavoratori presso tutte le sedi provinciali, in preparazione dello sciopero, con il seguente calendario: lunedì 24 febbraio Palermo ore 8, Trapani ore 14,30; martedì 25 Ragusa ore 14,30; mercoledì 26 Catania ore 14,30, nella stessa giornata Messina alle ore 14,30; giovedì 27 ad Agrigento ore 14,30; lunedì 2 marzo Caltanissetta alle ore 8 ed Enna alle ore 14,30; martedì 3 marzo Siracusa alle ore 14,30.

In programma anche la richiesta di un incontro urgente con il Presidente della Regione Musumeci per chiedere di velocizzare il dialogo delle organizzazioni sindacali con il Ministero dell’Economia.

Le organizzazioni di categoria, nonostante quanto affermato dal Presidente Branca, chiederanno formalmente a Riscossione Sicilia il pagamento di Vap e Sistema Incentivante dell’anno 2017, così come previsto dagli accordi, e richiederanno anche all’azienda di concordare i criteri per l’erogazione di Vap e Sistema Incentivante degli anni 2019 e 2020, come previsto dai contratti vigenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

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