Immagini delle due BCC

Vi avevamo già dato notizia del “fidanzamento” tra le due BCC in questo articolo del 09 gennaio 2021.

Adesso la BCE ha autorizzato la fusione tra la Bcc del Mutuo Soccorso di Gangi e della Bcc San Giuseppe delle Madonie.

E’ stata l’ICCREA, capogruppo delle due BCC, a darne notizia ai CDA delle due banche di credito cooperativo che dovranno espletare le funzioni previste come l’approvazione delle assemblee straordinarie dei soci.

Le due banche di credito cooperativo operano, attualmente, su territori contigui senza alcuna sovrapposizione di sportelli e sono due realtà solide che, per affrontare meglio le sfide che il mercato impone, come una sempre maggiore consistenza patrimoniale ed una maggiore efficienza con la riduzione dei costi in scala, hanno deciso di fondersi per creare un soggetto unico ed offrire ai propri clienti, famiglie ed imprese sul territorio, dei servizi competitivi.

L’operazione, che dovrebbe concludersi entro aprile 2022, farà nascere la BCC delle Madonie che avrà 16 sportelli nell’area della provincia di Palermo, conterà oltre 2.400 soci, e più di 16.400 clienti, con oltre mezzo miliardo di euro di attivi.

La raccolta diretta sarà di quasi 350 milioni di euro, il patrimonio sarà vicino ai 50 milioni di euro e si otterrà un importante profilo di solidità patrimoniale, con il CET1 al 23,89%.

Il presidente della BCC San Giuseppe delle Madonie, Leonardo Gennaro, ha commentato: “Questa fusione ci consentirà di realizzare una banca solida, efficiente, ben strutturata e competitiva che saprà essere ancora più vicina alle esigenze dei propri soci e clienti, sia perché adeguatamente dimensionata, sia perché, grazie al processo di fusione, si potranno valorizzare ancora più nettamente le competenze dei propri dipendenti. I territori saranno presidiati e rappresentati attraverso lo spirito mutualistico che ci contraddistingue da sempre”.

“Benvenuta la notizia dell’autorizzazione da parte della BCE”, commenta il presidente della BCC di Ganci, Antonio Farinella. Ed ancora: “ritengo che la fusione sia l’evoluzione naturale della storia delle due banche, in quanto vanno ad integrarsi due realtà simili se non uguali per cultura, storia e per tipologia di popolazione. Il compito è sfidante e noi metteremo in campo tutte le nostre risorse per raggiungere l’obiettivo”.

Il presidente dell’ICCREA, Giuseppe Maino, accoglie con soddisfazione l’autorizzazione della BCE a questo progetto.

“La nuova realtà sarà un punto di riferimento bancario cooperativo sulle Madonie e, grazie anche alle risorse che il Gruppo ICRREA metterà a disposizione, potrà assicurare risposte puntuali alle esigenze, tradizionali ed evolute, che famiglie e PMI possono esprimere”.

L’ICCREA è il quarto gruppo bancario in Italia per “attivi” con 175 miliardi di euro, può contare su 2.500 sportelli presenti in oltre 1.700 comuni italiani, con una raccolta totale al 30 giugno 2021 di 140 miliardi di euro ed impieghi per 93 miliardi di euro. Il Gruppo ha totalizzato un CET 1 Ratio del 16,5% e un TCR del 17,2% al 30 giugno 2021.

Per conoscere le eventuali ricadute sul personale sia di tipo occupazionale che di mobilità di funzione e territoriale, occorrerà attendere la convocazione delle OO.SS. cui sarà presentato il progetto in corso di definizione.

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