Nella giornata di ieri il ministro della salute Speranza ha annunciato la firma di una nuova ordinanza che cambierà il “colore” e quindi la relativa zona di rischio per diverse regioni, tra cui la Sicilia che da domenica 29 novembre tornerà ad essere “zona gialla”.
Cosa cambia? La zona gialla implica un allentamento delle misure restrittive.
Sarà possibile tornare a spostarsi tra un comune e un altro senza autocertificazione o comprovati motivi di necessità.
Potranno riaprire bar, ristoranti e pasticcerie. L’accesso al pubblico sarà consentito dalle 5:00 alle 18, mentre potranno continuare a svolgere la propria attività oltre quest’orario con l’asporto o il servizio a domicilio.
Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5 e la capienza ridotta sui mezzi pubblici.
Restano chiusi musei, cinema e teatri. Così come palestre e piscine. Restano aperti i centri sportivi per le attività consentite, sport individuali e all’aria aperta.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Confermata la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori. Tutti i corsi di formazione, sia pubblici che privati, continueranno con la modalità a distanza.
Sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica.
Nella pubblica amministrazione vanno assicurate le percentuali più elevate possibili di lavoro agile.
Dopo le dichiarazioni del ministro della Speranza è intervenuto con una nota pubblicata sulla pagina Facebook della Regione Siciliana, il governatore Nello Musumeci “La Sicilia da domenica sarà gialla? Ne prendiamo atto con soddisfazione e continueremo a lavorare con lo stesso impegno messo in campo dall’inizio della pandemia. Nelle prossime ore, insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, incontrerò il Comitato tecnico scientifico per valutare le misure da adottare alla luce della nuova classificazione. Sia chiaro: non è un liberi tutti!”