Il giorno 11 ottobre 2023 si sono riunite le delegazioni delle Segreterie Nazionali delle OO.SS. rappresentanti i lavoratori bancari ed il Casl di Abi.

La prima è stata una fumata nera poiché Abi ha risposto alle OO.SS. illustrando le proprie posizioni su tutti gli argomenti presentati con la piattaforma dalle OO.SS., rivelatesi distanti dalle richieste.

Secondo i sindacati, l’Abi deve entrare nel dettaglio dei singoli argomenti per potere avviare la trattativa per il rinnovo e concluderla entro fine anno.

E’ stato affrontato anche il problema del fringe benefit ritenuto iniquo dalle OO.SS. che riduce notevolmente le buste paga di circa 70.000 dipendenti.

Le agevolazioni dei dipendenti sui tassi per i mutui bancari costituiscono, oltre una certa soglia, formazione del reddito e sono, quindi, tassati ordinariamente. Il problema si è molto evidenziato con l’aumento dei tassi di riferimento e sulla differenza tra questi ed i tassi concessi ai dipendenti scatta il calcolo dell’imposta.

A questo proposito le OO.SS. e l’Abi hanno scritto congiuntamente al ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti ed a quello del Lavoro e delle politiche sociali, Calderone affinché si trovi una soluzione strutturale.

Nel frattempo, i sindacati hanno chiesto all’Abi di porre un rimedio a questo problema interno al sistema e urgente per il 2023 che, accompagnato all’aumento dei tassi, riduce drasticamente il potere d’acquisto di molte famiglie dei lavoratori del credito.

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