Questa mattina presso Piazza Spedini a Catania si è tenuta la prima tappa siciliana del “Uil Tour 2021” con la partecipazione del Segretario Organizzativo della Uil Emanuele Ronzoni che ha dichiarato: “Noi pensiamo che le proposte per migliorare le condizioni di vita nel nostro Paese, a cominciare dal Sud, debbano nascere dal confronto con le persone. È questo il senso di Uil Tour che ha caratterizzato pure la tappa di Catania, dove abbiamo potuto discutere anche di sicurezza sul lavoro. Di recente, il Sindacato è riuscito ad ottenere dal Governo qualche provvedimento utile ma è solo un primo passo. Negli ultimi 10 anni ci sono stati 15mila morti sul lavoro: una strage, un fatto indegno per un Paese civile. A Catania, come altrove, le persone rivendicano un’occupazione stabile e dignitosa, ma rispettosa della sicurezza e della vita”.

Quella di Catania è stata la prima delle tappe siciliane di “Uil Tour 2021” che toccherà domani Pozzallo e mercoledì Palermo.

La Uilca di Catania presente all’evento con il suo Segretario Generale Riccardo Ballotta.

ll truck dell’organizzazione sindacale con le sue ventisette tappe in Italia ha come obiettivo primario quello di diventare spazio di aggregazione e confronto.

Hanno partecipato all’evento catanese, il segretario generale e la segretaria organizzativa della Uil Sicilia, Claudio Barone e Luisella Lionti, insieme con la segretaria generale della Uil etnea, Enza Meli.

“Uil Tour – commenta Emanuele Ronzoni – nasce con l’obiettivo di coinvolgere tutti nella maniera più immediata e diretta possibile. Ampio spazio è stato dato alla campagna #ZeroMortiSulLavoro, che da un anno la Uil sostiene con forza”.

In foto Luisella Lionti Segretaria Organizzativa Uil Sicilia

Molti i contributi e gli interventi che hanno animato la giornata: in apertura le testimonianze di Omar Dell’Ombra e Armando Gelardi, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dopo hanno preso la parola  Francesco De Martino, segretario generale Feneal Sicilia, Roberto Prestigiacomo, coordinatore regionale dei presidenti dei comitati Inail, Giuseppe Caramanna e Alfio Avellino, segretari territoriali Uilm e Uiltec, Antonello Biriaco, presidente Confindustria Catania, Nino Marino, segretario generale Uila Sicilia. In conclusione Claudio Barone che ha denunciato le carenze di organico negli Ispettorati regionali del lavoro: “Avere un paio di ispettori per ufficio a Palermo o Catania o nelle altre province siciliane significa controllare un’azienda ogni cinquant’anni! Sembra assurdo, ma è così. Altrettanto paradossale è che l’autonomia regionale possa rappresentare adesso, come purtroppo è già avvenuto molte volte in passato, una zavorra perché nel resto del Paese stanno per essere assunti milleduecento ispettori del lavoro mentre in Sicilia non è previsto nulla del genere”.

Questa prima parte del dibattito è stata moderato da Giovanni Casa, segretario organizzativo Uil Catania.

Dopo il sentito tema delle morti sul lavoro un altro importante argomento di dibattito è stato quello della violenza sulle donne dal titolo “Uomini che odiano le donne. Il femminicidio, l’emergenza ignorata”.

Insieme con alcuni familiari delle vittime di femminicidio, sono intervenute con un contributo video Anna Amoroso e Nunzia Arena, responsabile e psicologa del “Centro di ascolto e cura per uomini maltrattanti” di Bagheria, Enza Meli, segretaria generale Uil Catania, Antonella Caltabiano, presidente “Telefono rosa” Bronte, Alessandro Milazzo, dirigente Divisione Anticrimine Questura di Catania, Salvo Pogliese, sindaco di Catania, Luisella Lionti, segretaria organizzativa Uil Sicilia. Questa seconda parte della mattinata è stata moderata dalla segretaria confederale della Uil di Catania Maria Pia Castiglione.

A concludere l’evento un flashmob sulla violenza di genere organizzato dalle ragazze e dai ragazzi dell’Oratorio Centro giovanile “Giovanni Paolo II” di Librino.

 

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