Nei giorni scorsi si è raggiunto un importante accordo tra ABI e sindacati del settore bancario a tutela della salute dei dipendenti, della clientela e della collettività tutta. L’accordo sottintende le regole soprattutto per la definizione di ciò che sarebbe servizio “essenziale”, dal momento che ormai la digitalizzazione consente di evadere le richieste dei clienti in remoto o tramite Atm, consentendo l’accesso in banca solo ai clienti che avranno preso appuntamento, ed a seguito della valutazione della indifferibilità e dell’urgenza della prestazione richiesta. Moltissimi lavoratori operano già da casa in smart working in tutte le banche.

Le aperture degli sportelli sono state diminuite, alcune banche prevedono apertura a giorni alterni e con accesso alla clientela solo la mattina.

L’accordo prevede interventi di sanificazione ed una adeguata dotazione di supporti quali detergenti, disinfettanti, mascherine, insieme alle norme definite per gli spazi di lavoro organizzati in open space.

I tanti casi registrati in Sicilia preoccupano però le Organizzazioni di categoria.

Giuseppe Gargano Segretario Generale Uilca Sicilia “Si proroghino tutte le scadenze, e le aziende adottino tutte le cautele e gli strumenti possibili a tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori delle banche, di Riscossione Sicilia, delle assicurazioni, dei clienti, della collettività. Si aprano le banche alla clientela solo per appuntamento e per urgenze vere e verificate. Invitiamo tutti a chiamare le forze dell’ordine in caso di inaccettabili file agli sportelli. Peraltro si avvicina l’inizio del mese, e temiamo che l’accredito delle pensioni provocherà come sempre un afflusso straordinario agli sportelli.
Occorre che i Prefetti, di concerto con ABI e con tutte le associazioni datoriali ed INPS, intervengano e diano indicazioni precise al riguardo. Forse ad alcuni datori di lavoro non è chiaro che le disattenzioni ed il mancato utilizzo di ogni strumento utile contro la diffusione del coronavirus, o addirittura le pressioni ad incontrare il pubblico per finalità commerciali, oltre a provocare un rischio per la salute di tutti determinano una precisa responsabilità. La soluzione assoluta sarebbe la chiusura delle attività per 15 giorni, già richiesta ad ABI dalle Segreterie Nazionali di categoria, ed abbiamo apprezzato il blocco di ADER e di Riscossione Sicilia dal 18 al 25 di marzo che auspichiamo diventi una linea di riferimento.
Ci auguriamo che la diffusione del Covid-19 si arresti e che questo periodo possa diventare presto un brutto ricordo, ma siamo anche consapevoli che – in assenza di una piena assunzione di responsabilità dei datori di lavoro ed adeguati interventi – potrebbero essere innumerevoli le cause milionarie mirate a chiedere la refusione dei danni subiti a causa delle inefficienze aziendali.”

Intanto in un comunicato Riscossione Sicilia annuncia, oltre alla chiusura degli sportelli fino al 25 marzo, anche la sospensione delle attività di notifica delle nuove cartelle, il differimento al 30 giugno 2020 dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie e il differimento al 31 maggio 2020 della prossima rata della cosiddetta “rottamazione” e del “saldo e stralcio”.

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