Il “Disturbo Post-Traumatico da Stress” acquisisce una specifica connotazione per chi lavora in banca.

E’ una “variante”, per usare un termine molto in voga in questi mesi, un disturbo causato dalle “pressioni commerciali” che provoca patologie psicofisiche in chi subisce le ormai violente pressioni commerciali negli istituti bancari.

Le dichiarazioni di buoni intenti delle aziende oramai sono insufficienti e, spesso, le stesse aziende negano quanto succede.

Per questo motivo la Uilca Sicilia, nelle more di un’attenuazione del fenomeno se non di una scomparsa dello stesso, ha deciso di rompere gli indugi e provare a raccogliere delle prove per “inchiodare” chi sgarra.

Lo fa offrendo a chi patisce questi problemi una modalità di denuncia di fatti incresciosi, garantendo l’anonimato per evitare possibili ritorsioni da parte dei superiori coinvolti nel fattaccio.

Come mai questo balzo in avanti lo chiediamo direttamente al Segretario Generale della Uilca Sicilia, Giuseppe Gargano:

“I primi a poter intercettare le testimonianze delle lavoratrici e dei lavoratori sono certamente i sindacalisti aziendali ed a seguire le Segreterie Territoriali.

Siamo, però, consapevoli del timore dei colleghi di essere individuati dall’azienda e di essere quindi oggetto, dopo aver subìto le pressioni commerciali, di ritorsioni.

Per questo abbiamo voluto mettere a disposizione uno strumento di segnalazione diretto alla Segreteria Regionale, struttura che segue tutte le aziende e tutti i territori siciliani e perciò difficilmente collegabile agli episodi specifici, la quale sarà garante dell’anonimato delle lavoratrici e dei lavoratori che ci invieranno segnalazioni di pressioni commerciali vissute in prima persona. Parliamo di dignità, parliamo di rispetto, parliamo della salute delle lavoratrici e dei lavoratori bancari.”

Le segnalazioni verranno raccolte tramite la casella di posta elettronica istituzionale uilca.sicilia@uilca.it o tramite un messaggio in WhatsApp ad un numero dedicato per questo scopo (3318145105).

Oltre alla segnalazione, chi denuncia dovrà fornire eventuali “prove” come screenshot di msg di posta o di chat aziendali o personali poiché chi è avvezzo a queste pratiche non lesina la mancanza di rispetto per il tempo di vita privata dei subalterni.

 

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