Il 17 maggio 2022, presso la sede dell’Istituto, i soci di Banca Sicana, in assemblea ordinaria, hanno approvato il bilancio del 2021.
I numeri esposti evidenziano una crescita dell’Istituto che ha conseguito un utile netto di quasi 3,7 milioni di euro, in incremento rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2020.
Il patrimonio si attesta sui 42 milioni di euro con un CET1 del 30,1%, risultato notevole se si considera che il minimo richiesto dagli enti controllanti è dell’8% ed il gruppo a cui appartiene la Banca Sicana, Cassa Centrale Banca, ha in media il 22,5%.
La Banca Sicana, con sede centrale a Caltanissetta e sede disaccata a Sambuca di Sicilia, conta su 15 sportelli suddivisi su quattro province.
La BCC è stata insignita del riconoscimento di “Eccellenza regionale – Sicilia” nell’ambito del contest “Best Banks Italia” organizzato dal magazine di settore Milano finanza.
Il presidente Giuseppe Di Forti, che ha ricevuto nei giorni scorsi il premio, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento:
“Da Banca locale super solida, quale siamo, continueremo a sostenere il territorio in cui operiamo esercitando il credito secondo il modello della banca corta ed ampliando l’offerta dei servizi grazie al supporto della Capogruppo Cassa Centrale Banca. Gli ottimi risultati conseguiti, oltre a rafforzarci sul piano degli equilibri tecnici, ci aprono nuove prospettive, consentendoci di partecipare da protagonisti ad una importante operazione al vaglio dell’Autorità di Vigilanza europea. Ripaghiamo così la fiducia che i nostri soci, sempre vicini e vera forza della Banca, hanno dato a questa governance.”
Il direttore generale, Michele Augello, aggiunge: “la Banca gode di ottima salute ed è pronta ad affrontare le nuove sfide contando sull’impegno e sulla professionalità dello staff direzionale oltre che del personale dipendente della rete commerciale che, come dimostrano i risultati, ha risposto positivamente alle mutate esigenze di mercato ed organizzative interne, mantenendo la produttività e migliorando significativamente la qualità dell’attivo, come dimostra l’incidenza degli NPL all’1,1% degli impieghi netti.”