Sono stati pubblicati dall’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana i dati dell’Osservatorio Regionale sul Credito e utilizzo del Fondo di Garanzia Nazionale per gli anni 2020-2021.

La Sicilia nel quadriennio 2017-2020 ha perso 274 sportelli, con l’abbondono da parte degli istituti di credito prevalentemente dei piccoli centri.

Contrazione sportelli bancari in Sicilia 2017-2020

Da anni la Uilca Sicilia denuncia la desertificazione bancaria del territorio siciliano da parte dei grandi gruppi bancari, dato questo che emerge maggiormente in tutta la sua gravità in un periodo storico dove la presenza delle banche fornisce l’accesso agli aiuti di Stato.

La pandemia in atto e la conseguente crisi economica hanno portato il Governo italiano, infatti, a ricorrere ad una serie di aiuti a famiglie ed imprese contenuti nel cosiddetto decreto “Cura Italia”.

L’Osservatorio riporta i dati della Sicilia per il periodo marzo/dicembre 2020: 71.428 operazioni con il fondo di garanzia per complessivi finanziamenti pari a 3,5 miliardi. Il valore medio delle operazioni concesse tramite la garanzia del fondo si attesta intorno ai 49.000 euro. Dati questi non sufficienti a consentire il rilancio di un’economia già fortemente in difficoltà.

I numeri dei finanziamenti con accesso al fondo di garanzia statale

Il dato sui depositi in Sicilia segue il trend nazionale di aumento del risparmio in questa fase di crisi. In Italia nel periodo di riferimento giugno 2019 – giugno 2020 l’incremento è stato del 5% “La tendenza in espansione dei depositi, in corso nel 2019 ed accentuatasi nel primo semestre 2020, riflette la contrazione dei consumi e l’esigenza di accumulazione di liquidità da parte delle imprese, innescata dal diffondersi della pandemia.” si legge nello studio. I depositi in Sicilia hanno registrato un +7% ma un’incidenza percentuale delle sofferenze sugli impieghi più elevata della media italiana, con un valore del 6,5 % rispetto al 4% nazionale.

Si registra un decremento degli impieghi vivi nelle aziende in Sicilia e un aumento a livello nazionale, segno che la pandemia ha segnato un diverso comportamento del sistema bancario tra nord e sud del Paese.

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