Crédit Agricole ha lanciato un’OPA “amichevole” su Creval di cui era già socia al 9,8%.

Vengono offerti € 10.5 per ogni azione, comprendendo nel prezzo un valore aggiunto di quasi il 54% rispetto alla quotazione media degli ultimi sei mesi ed un premio del 21.4% rispetto alla quotazione di venerdì 20/11.

Dopo la pubblicazione dell’operazione, Creval ha già raggiunto il valore di 10,6 euro per azione.

Questa operazione ha sorpreso molti degli osservatori poiché si aspettava la concretizzazione dell’interesse di Crédit Agricole verso il Banco BPM. Ma così non è stato ed il gruppo francese ha definito questa operazione che aumenterà la presenza in Italia, soprattutto in Lombardia ed in Piemonte ed avrà accesso anche alla Sicilia oltre che al Trentino ed alla Valle d’Aosta.

Sarà la sesta banca commerciale italiana con una quota di mercato del 5%.

La guida di Giampiero Maioli (nella foto in apertura) in Crédit Agricole Italia sembra rassicurare le Organizzazioni Sindacali che però aspettano di vedere cosa propone l’Azienda d’oltralpe con questa operazione e che ricadute potranno esserci per i lavoratori.

Massimo Masi, Segretario Generale Uilca ha dichiarato: “Con le informazioni ad ora disponibili possiamo commentare l’operazione solo a grandi linee ma esprimiamo un parere positivo e la condividiamo – ha sottolineato Massimo Masi, segretario generale della Uilca -. Ci auguriamo comporterà pochi esuberi, poche chiusure di sportello e, al contrario, l’assunzione di molti giovani e una maggiore attenzione alle pmi e all’economia italiana – ha aggiunto -. Il fatto che l’opa sia gestita dalla parte italiana del gruppo, e guidata dall’amministratore delegato Giampiero Maioli, ci rassicura

Flavio Casano

Abbiamo posto alcune domande a Flavio Casano, leader storico di Uilca in Credito Siciliano che è confluito di recente in Creval, nonché Segretario Generale Uilca di Palermo.

D.: Casano, vi aspettavate questa OPA da parte di Crédit Agricole su Creval?

R.: Si, questa operazione era già nell’aria da tempo e Crédit Agricole era già socio di Creval. La ritengo un’operazione in linea con quanto accede sul mercato e positiva per i lavoratori di Creval.

D.: Crédit Agricole ha una “mission” simile a quella di Creval. Pensate che il passaggio di casacca per i lavoratori di Creval sia traumatico?

R.: No. I dipendenti di Creval vengono già da un processo di riorganizzazione notevole. Ricordiamo che nel Credito Valtellinese sono stati chiusi accordi anche sul processo di riorganizzazione e di nuova mission della banca.

D.: Avete avuto sentore di mutamenti nella struttura di vendita in Sicilia?

R.: No. Al momento non abbiamo ancora contezza del piano industriale che Crédit Agricole sottoporrà alle Organizzazioni Sindacali. E’ prematuro fare valutazioni di questo tipo.

D.: Quindi non avete ancora notizie di eventuali esuberi di personale e di eventuale mobilità territoriale o di funzione?

R.: Da quanto il dr. Maioli ha riportato al nostro Segretario Generale, ci potranno essere delle eccedenze ma, soprattutto, nelle aree direzionali ed in alcune sovrapposizioni territoriali dove Crédit Agricole e Creval sono già presenti in modo consistente.

D.: Quando sarà presentato il Piano Industriale ed inizierà la procedura di confronto con le OO.SS.?

R.: Da quanto si legge sui media, l’OPA si concluderà entro il mese di maggio. Ritengo che, subito dopo, partirà la procedura di confronto sindacale.

D.: Ma voi nel frattempo dovrete imparare il francese?

R.: Forse in Sicilia, occorrerà che imparino loro il siciliano.

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