Nella sede di Palermo della Banca d’Italia, mercoledì 25 giugno, è stato presentato il Rapporto sull’economia della Sicilia. Relatori la d.ssa Milena Cardarella, Direttrice della sede di Palermo di Banca d’Italia, la d.ssa Patrizia Passiglia ed il dr. Francesco David.
I dati presi in esame riguardano l’anno 2024 ed il primo trimestre del 2025.
IMPRESE:
In agricoltura, la siccità del 2024 ha provocato cali significativi nel comparto cerealicolo e delle coltivazioni arboree mentre, in contrapposizione, la produzione di ortaggi ha registrato un aumento.
Nell’industria vera e propria congiuntura ancora positiva: le aziende con fatturato in aumento hanno prevalso e sono cresciute anche le ore lavorate.
Invariata rispetto al 2023, invece, la spesa per investimenti che ha beneficiato delle politiche pubbliche di incentivazione, soprattutto indirizzata all’efficientamento energetico dei processi. Per il resto del 2025 le aspettative risentono del clima di incertezza geopolitica.
ESPORTAZIONI:
L’esportazione di merci siciliane si è ridotta dell’8,3%. Su questo dato ha avuto molta influenza il calo dei prodotti petroliferi (-15,2%) a causa sia della riduzione delle quantità esportate che delle quotazioni dei prodotti. Altri beni, invece, registrano un + 3,3%. Da notare che il calo dell’export è stato rilevato soprattutto verso i paesi fuori area euro, con gli Stati Uniti in prima fila.
COSTRUZIONI:
Per le costruzioni, il valore aggiunto in forte crescita nel triennio precedente, ha mantenuto un trend positivo superiore a quello medio nazionale. E’ diminuita l’attività nel privato mentre le costruzioni pubbliche risentono positivamente ancora della forte domanda per l’attuazione del PNRR
TERZIARIO:
Il turismo ha fatto ancora la voce grossa nel settore, contrastando una flessione del valore aggiunto rispetto al 2023. Le presenze turistiche, infatti, sono cresciute del 5,1% con gli stranieri che rappresentano la metà di questo aumento. Registrato un +10,3% nel traffico aeroportuale, soprattutto nei voli internazionali e del +2,4% nel traffico nei porti. Le crociere hanno registrato un +7,0%.
REDDITIVITA’:
la redditività è rimasta positiva per la maggior parte delle aziende siciliane. Aumentata lievemente anche la liquidità. Meno 3,5% dei prestiti alle aziende nel 2024. Secondo il rapporto, su questa dinamica hanno inciso le minori richieste di credito per un maggiore ricorso all’autofinanziamento.

Abbiamo chiesto alla d.ssa Cardarella sull’assenza, tra le cause, del fenomeno della desertificazione bancaria: “per lo più, si tratta di una contrazione della richiesta e non dell’offerta e che l’allontanamento dei “punti vendita” bancari dal territorio avrà interessato, solo in parte, i dati esposti”.
OCCUPAZIONE E FAMIGLIE:
Nel 2024 è stato registrato un aumento dell’occupazione, nell’isola, del +4,6% rispetto ai +1,5% e +2,2% registrati, rispettivamente, in Italia e nel mezzogiorno. Il tasso di occupazione dei lavoratori tra i 15 ed i 64 anni si attesta al 46,8%, minore del 62,2% a livello nazionale. Il numero di chi cerca lavoro si è ridotto di 3 punti percentuali (13,0%) ma ancora doppio rispetto al dato nazionale. Il reddito delle famiglie ha risentito positivamente di questo dato grazie anche ad un’inflazione ridotta (1,8% secondo stime di BI).
FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE
Aumentati i finanziamenti alle famiglie (+1,5%) con un +4,8% del credito al consumo. Sono aumentati anche i mutui per acquisto della casa grazie al calo dei tassi di interesse di un punto percentuale (3,5% IV trimestre 2024).
RISPARMIO FINANZIARIO
Aumenta il risparmio delle famiglie (+1,6%)
QUALITA’ DEL CREDITO
Lieve flessione della qualità del credito: il tasso di deterioramento dei crediti è salito al 2,0% dall’1,8%
FINANZA PUBBLICA DECENTRATA
Nel 2024 gli enti locali hanno speso un +8,8% come si evince anche dall’aumento della spesa corrente. La spesa in conto capitale è diminuita (-1,9%).
Abbiamo chiesto ai relatori come mai non si prevede un forte impatto dell’IA nell’occupazione. Il dr. David: “non si prevedono investimenti significativi in innovazione tecnologica. L’IA è un fenomeno molto complesso, che va monitorato e che porterà, probabilmente degli impatti simili a quelli di una rivoluzione industriale”.
La d.ssa Passiglia ha inteso tranquillizzarci: “circa 2.000 famiglie intervistate a livello nazionale, non hanno espresso preoccupazioni per il proprio posto di lavoro”.
Osserviamo che l’assenza di preoccupazione per il lavoro da parte delle famiglie, supportata degli scarsi investimenti delle imprese locali in innovazione tecnologica, non può essere paragonata a quella dei lavoratori di aziende che investono tanto in nuove tecnologie ed assumono specialisti nelle sedi delle aziende fuori dalla Sicilia (vedi grandi banche e multinazionali).
Fra l’altro, il fenomeno dell’Intelligenza Artificiale, che ha tanti riflettori puntati addosso, è ancora percepito dai più come utilizzo di Chatgpt, Gemini ed altri “risponditori” intelligenti. Niente a che fare con i problemi che hanno fatto fuggire alcuni guru dell’industria che produce questi software per mettere in guardia sulla potenza devastante che l’IA può avere sulle nostre vite, ben oltre il problema occupazionale.
Il Presidente della Regione Renato Schifani ha rilasciato un comento sui dati di Banca d’Italia:
«Sicilia prima per crescita e occupazione, ma lavoriamo per colmare i nodi strutturali»
«I dati pubblicati dalla Banca d’Italia confermano con autorevolezza che la Sicilia è oggi una delle regioni trainanti del Paese. Siamo al primo posto per crescita del Pil, con un +1,3%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale. Anche l’occupazione registra un netto incremento del 4,6%, tre volte superiore a quella del resto d’Italia e ben oltre la media del Mezzogiorno».

A dichiararlo il presidente della Regione, Renato Schifani, commentando il rapporto annuale sull’economia regionale presentato oggi a Palermo.
«Numeri significativi – aggiunge – che indicano una ripresa concreta e solida, trainata da turismo, servizi e rilancio dell’edilizia. Migliora anche la qualità del lavoro, con più professioni ad alta qualificazione. Un segnale chiaro della reazione positiva alla crisi post-pandemica».
Tra i dati più rilevanti, Schifani evidenzia la crescita delle presenze turistiche (+5,1%), spinte soprattutto dal mercato estero, e l’incremento del traffico passeggeri negli aeroporti siciliani (+10,3%), grazie in gran parte ai voli internazionali. In miglioramento anche i conti pubblici: «Le entrate tributarie regionali sono aumentate del 14,9%, il doppio rispetto ai Comuni. È la prova della ritrovata vitalità della nostra economia».
Il presidente non nasconde le difficoltà: «Restano fragilità, in particolare nell’agricoltura e nell’occupazione giovanile. Stiamo lavorando su due misure: un piano per le start-up e uno per rafforzare o creare nuove attività commerciali».
Sul fronte agricolo, colpito dalla siccità, Schifani ribadisce: «Abbiamo avviato un piano anti-siccità e puntiamo a recuperare i livelli occupazionali già dal prossimo anno. Il rilancio dell’agricoltura è una priorità».
«La Sicilia è sulla strada giusta – conclude – ma serve consolidare questa fase e trasformarla in uno sviluppo duraturo e inclusivo. Servono scelte coraggiose: noi siamo pronti».