Home Blog Pagina 33

Quadri direttivi alla cassa? No grazie

0

La Uilca di Catania segnala, per voce del suo Segretario Generale Alessandro Cavallaro, che nel territorio di Catania e provincia alcune banche stanno adibendo a mansioni di cassiere, con determinazione unilaterale, alcuni quadri direttivi.

“Sembrerebbe frutto di molta confusione ed approssimazione sull’argomento,  spiega Alessandro Cavallaro, che però coinvolge vertici aziendali non solo locali”.

Alessandro Cavallaro – Segretario generale Uilca Catania

Il Segretario Uilca di Catania prova a fare chiarezza sulle norme che regolano le attività dei quadri direttivi.

“Il primo riferimento normativo è nel CCNL: all’art. 83, si parla di “fungibilità” tra gli appartenenti all’area dei quadri direttivi.”

Ciò significa che le mansioni a cui può essere adibito un quadro direttivo di I livello, possono essere svolte da un dipendente inquadrato come quadro direttivo di III livello.

E’ valido anche il contrario senza che ciò comporti qualsiasi forma di indennizzo per l’interessato.

Tra queste mansioni non è prevista quella di cassiere che, nonostante la digitalizzazione è sempre presente nelle aziende di credito.

“Altro riferimento normativo, continua Cavallaro, è il testo unico della riforma dei contratti di lavoro, ovvero il D.Lgs. 81/2015.  Questo prevede che il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto ovvero a quelle corrispondenti all’inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte”.

Continuando nell’analisi delle normative collegate al problema Il Segretario Generale di Uilca Catania aggiunge:

“Una ulteriore novità consiste nel fatto che datore di lavoro e lavoratore possono accordarsi per modificare in pejus le mansioni, la categoria ed il livello di inquadramento, stipulando accordi individuali presso le sedi c.d. protette di cui all’art. 2113 c.c. comma 4 (Direzione Territoriale del Lavoro, conciliazioni individuali in sede sindacale), a condizione che la modifica abbia uno dei seguenti scopi: salvaguardare il posto di lavoro in caso di tensioni occupazionali ed acquisire una diversa professionalità o migliorare le sue condizioni di vita”.

In conclusione, secondo Cavallaro, “non è possibile adibire un Quadro Direttivo al servizio di cassa liberamente ed unilateralmente, e per di più in conflitto con le disposizioni di CCNL e di legge.

E’ chiaro che tale azione delle banche, che potrebbe apparire episodica e circoscritta, nasconda un’intenzione più subdola e strisciante, quella di riuscire ad adibire tutti a tutto sull’onda anomala di una inaccettabile deregulation”.

Gargano ad assemblea di Agrigento..

0
gargano
Giuseppe Gargano Segretario generale Uilca Sicilia insieme agli esponenti delle altre sigle

Il 23 maggio, presso l’hotel Akrabello, la Uilca e le altre organizzazione sindacali di categoria si sono riunite in assemblea coi bancari di Agrigento e provincia per presentare la piattaforma rivendicativa che, se approvata a maggioranza dai bancari in tutta Italia, verrà presentata e fine mese in Abi per iniziare la trattativa di rinnovo del contratto nazionale.

 

 

 

 

A margine dei lavori assembleari, Gargano ha sottolineato l’importanza di questa piattaforma, articolata e che guarda a tutto il mondo bancario a trecentosessanta gradi.

“Il rinnovo del contratto nazionale – afferma Giuseppe Gargano  segretario generale Uilca Sicilia –  è un tema molto sentito soprattutto in Sicilia, regione nella quale, su circa 21mila lavoratori bancari assunti, dal fondo per l’occupazione ovvero un fondo dedicato alla categoria dei bancari  non è arrivato nessun contributo. Il nostro obiettivo è quello di rilanciare i diritti dei lavoratori e il credito al Sud”.

 

L’intervista a Giuseppe Gargano – Vanessa Chiapparo (Grandangolo Agrigento)u

Mingoia (Uilca): nuovo accordo inquadramenti Unicredit

0

L’8 Maggio è stato siglato in Unicredit Group un importante accordo sugli inquadramenti del personale.
Abbiamo chiesto a Rosario Mingoia Segretario Responsabile Unicredit Banca per la Uilca quali sono le novità apportate allo scenario già esistente:

“L’accordo di fatto richiama quello precedente del 2017 che prevedeva l’inquadramento e la costruzione dei percorsi professionali di un certo numero di risorse, prevalentemente colleghi operanti in rete. Da sempre le organizzazioni sindacali hanno ritenuto opportuno costruire dei percorsi professionali per tutte le figure della banca, non solo a chi presta la propria attività in rete. Con questo accordo estendiamo i percorsi di crescita professionali, ad esempio anche alle figure di lavoratori dei poli, come Unicredit Direct. L’obiettivo dell’accordo è quindi quello di equiparare i percorsi professionali tra i lavoratori della rete e quelli che lavorano nei poli attraverso una serie di step, a cui si aggiunge per determinate figure un trattamento economico di ruolo.
L’aspetto innovativo di questo accordo riguarda anche una maggiore attenzione per i neo assunti che ricoprono ruoli di accesso. Infatti anche gli anni di lavoro nei ruoli di sportello o presso il polo di Unicredit Direct quali addetto, verranno messi in un cosiddetto “zainetto” e varranno al 50%, in termini temporali, rispetto al totale arco temporale necessario per il completamento dei percorsi previsti per i ruoli superiori. Facciamo un esempio pratico: un consulente base, dopo 10 anni nel ruolo come addetto operativo viene trasferito a fare il gestore, ruolo che prevede dopo 6 anni l’ottenimento della terza area terzo livello, quindi quei 10 anni che ne valgono 5 gli consentiranno in 1 anno di avere l’inquadramento spettante.

Nell’accordo trovano spazio anche tutta un insieme di nuove figure all’interno della banca. Unicredit ha aperto una nuova società che si chiama “Buddy bank” una banca telematica che si occupa di una serie di servizi, non solo quelli bancari classici ma anche per esempio di attività di concierge, di organizzazione di eventi, ecc.. E’ una banca aperta 24 ore su 24, nella quale attualmente lavorano circa 50 nuove risorse che necessitavano di inquadramenti e questi sono stati inserite nel nuovo accordo.
Il nuovo modello di rete che si è attivato il 1 febbraio di quest’anno ha previsto l’introduzione dei Senior Banker che sostituiscono le figure di vice area manager. Queste figure verranno inquadrate nel nuovo accordo e in particolare al Senior Banker Small Business verrà riconosciuto, al completamento del percorso (pari a 18 mesi), il quadro direttivo di terzo livello, cosa che mai era stata raggiunta in un accordo del genere.
Il nostro auspicio è quello che adesso la Commissione appena insediata velocizzi l’ampiamento del perimetro dei colleghi interessati, come quelli che lavorano presso la Direzione Centrale, i crediti, Cu.re e tutte le società del Gruppo”

Masi all’Assemblea di Trapani: “Necessario ripartire dal Sud”

0

Continuano le Assemblee dei bancari che vedono impegnati, unitariamente, i sindacati del credito.

Il 15 maggio  il Segretario Generale della Uilca ha partecipato all’ assemblea che si è tenuta a Trapani, nel corso della quale ha evidenziato la visione di prospettiva della Piattaforma per il rinnovo del CCNL del Credito, quale base per affrontare i possibili scenari futuri del settore.

Masi ha sottolineato l’importanza del Contratto Nazionale quale elemento di coesione della categoria dei bancari e punto di riferimento per il settore e per il Paese.

Questo anche per le implicazioni che gli scenari finanziari sempre più spesso determinano dal punto di vista economico, politico, sociale e nel mondo del lavoro e come strumento di inclusione, nell’ottica di favorire il recupero di logiche collettive.

Come Uilca non abbiamo tralasciato nessun elemento per la tutela dei lavoratori bancari. Abbiamo chiesto un aumento salariale di 200 euro – ha affermato Masi – e il raggiungimento dell’ indispensabile eliminazione delle pressioni commerciali”.

La location dell’ assemblea in una provincia siciliana ha fatto sì che il Segretario Generale della Uilca si concentrasse sui territori del sud, da “cui è necessario investire per la ripresa dell’ Italia”.

Abbandonare la clientela, i dipendenti e abbandonare certe zone del Paese, soprattutto al Sud, equivale a consegnare la gestione dei risparmi degli onesti cittadini alla malavita, con il rischio di aumentare l’usura già̀ oggi persistente, oltre ad aumentare l’insoddisfazione e il disagio della clientela” – ha continuato Masi.

Il Governo nazionale e i presidenti delle regioni meridionali dovrebbero preoccuparsi dei territori del Sud e dei processi di “desertificazione bancaria”.

La Uilca ha più volte evidenziato che esistono problemi morali, economici e di sicurezza sociale ogni qualvolta un piccolo comune rimane senza uno sportello bancario e postale e, improvvisamente, si aprono finanziarie con tutti i problemi che ne conseguono.

“Serve un intervento del Governo, nonostante la presenza di un Fondo per l’occupazione che ha consentito l’assunzione di circa 21mila giovani, ma pochi al Sud. “

C’è ancora molto da fare, visto che in Sicilia la disoccupazione giovanile supera il 60%.”

Inoltre vogliamo chiedere alle banche di portare lavorazioni qualificanti nelle zone del meridione, evitando un ulteriore penalizzazione sulla professionalità̀ degli addetti”.

Infine il Segretario Generale Uilca. Masi si è soffermato anche sulle ultime vicende che hanno visto investito Carige, sottolineando la presenza della Banca nel Meridione e l’impegno della Uilca a tutela dei lavoratori di queste filiali. Masi ha sottolineato come già nei territori siciliani si siano persi circa 2.300 posti di lavoro con la chiusura di 291 sportelli negli ultimi sei anni, oltre a quella di una decina di filiali di banche di credito cooperativo.

In molti comuni dell’Isola non esiste più̀ uno sportello bancario. Per questo la Uilca continua a chiedere di aprire un confronto con il governo regionale e con le altre parti sociali per riportare all’ordine del giorno le tematiche del credito in Sicilia. “Saremo dalla parte dei lavoratori del Sud anche con la presenza della Segreteria Nazionale. Stiamo infatti organizzando i nostri Esecutivi Nazionali nei territori del Sud Italia.” -conclude Masi- “Non abbiamo nessuna intenzione di indietreggiare sulle nostre posizioni nei confronti di una politica, locale e nazionale, cieca e sorda, da cui più volte abbiamo sollecitato risposte che non sono mai arrivate e che da anni non investe e che si dimentica di territori che meritano di essere valorizzati.

Rinnovo CCNL bancari: le prossime assemblee

0

Le assemblee di piazza per la presentazione della piattaforma di rinnovo del CCNL dei lavoratori bancari entrano nel vivo, nelle prossime due settimane si dovranno concludere su tutte le piazze siciliane.

Il 14 maggio sarà la volta di Catania al Teatro Abc, dove alla presenza del Segretario Generale della Uilca Giuseppe Gargano si riuniranno tutti i lavoratori del settore del capoluogo Etneo. Sempre il 14 i dipendenti bancari si riuniranno a Trapani presso il Seminario Vescovile alla presenza del Segretario Generale della Uilca Massimo Masi.

Giorno 15 maggio ci sarà l’assemblea di piazza di Ragusa, alla sala Avis, alla presenza per la Uilca della Segretaria Nazionale Mariangela Verga.
Il 16 maggio toccherà a Siracusa con la partecipazione del segretario Generale della Uilca Sicilia Giuseppe Gargano e del Responsabile del Proselitismo Nazionale Uilca Gino Sammarco, presso il Salone Convegni della Basilica del Santuario Madonna delle Lacrime.

(In foto Gino Sammarco)

Il 17 a Messina presso il Salone delle Bandiere (Palazzo Zanca) – Municipio di Messina con al tavolo Ivan Tripodi Segretario Generale Uil Messina.

 

(In foto Ivan Tripodi)

Il 21 maggio all’Hotel Akrabello di Agrigento alla presenza del Segretario Generale della Uilca Sicilia Giuseppe Gargano.

Tutte le assemblee si svolgeranno a partire dalle 14:30 per tutta la durata dell’orario pomeridiano di lavoro. 

Al termine della presentazione e dell’approvazione della piattaforma da parte di tutti i lavoratori bancari italiani, i Segretari Generali di tutte le organizzazioni sindacali di categoria la presenteranno in Abi dove prenderà il via la trattativa tra le parti.

Enna. Bancari approvata piattaforma CCnl. Oggi tocca a Caltanissetta

0
Assemblea lavoratori Enna

Si è tenuta ieri presso la galleria civica di Enna l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori per la presentazione della nuova piattaforma di rinnovo del CCNL dei bancari. L’assemblea, che coinvolgeva i dipendenti bancari di Enna e provincia, ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone. La piattaforma, votata all’unanimità, verrà presentata dalle organizzazioni sindacali in Abi a fine maggio al termine di tutte le assemblee di piazza.
Oggi alle 14:30 sarà la volta di Caltanissetta, presso l’Hotel Ventura. L’assemblea odierna coinvolgerà i lavoratori bancari di Caltanisetta e provincia.

(In foto Enzo Bruno Segretario Generale Uilca Enna Caltanissetta)

Come affermato dal Segretario Generale della Uilca Enna/Caltanissetta Enzo Bruno “il contratto è uno strumento insostituibile per la garanzia dei diritti dei dipendenti del settore. La Piattaforma che presentiamo alle lavoratrici ed ai lavoratori è ben articolata e rafforza nella parte normativa le tutele.”


Per la Uilca sarà presente al tavolo Rosario Mingoia (in foto), Segretario Responsabile aggiunto Uilca per il Gruppo Unicredit.

 

BlackRock si defila, quale destino per Carige?

0

All’indomani della notizia in cui il fondo statunitense BlackRock ha fatto retromarcia sul suo intervento a salvataggio del Gruppo Banca Carige, i commissari della banca annunciano che “Proseguono le valutazioni riguardanti ulteriori soluzioni di mercato finalizzate ad assicurare stabilità e rilancio di Banca Carige. Restano, in ogni caso, ferme le previsioni del titolo II del DL 8 gennaio 2019 che consentono l’eventuale avvio dell’iter per la richiesta di ricapitalizzazione precauzionale al Ministero dell’Economia”.
La scadenza della presentazione delle offerte è prevista per il 17 maggio, ma essendo BlackRock l’unica rimasta sul tavolo, lo scenario plausibile rimane quello di attuare lo stesso schema di risoluzione avviato per le banche venete, come affermato dal Segretario Generale della Uilca Massimo Masi che lancia un appello agli organi di governo.

(In foto Massimo Masi Segretario Generale Uilca)

La preoccupazione più grande è per la sorte degli oltre 4.000 lavoratori del Gruppo, ma anche per tutta l’economia delle zone in cui è presente la Banca.
“Ci impegneremo anche nel caso di nazionalizzazione perché Carige non perda la caratteristica di Banca locale legata al territorio e affinché non venga smembrata e trasformate in una Banca di investimenti statali”, continua Masi.
Si terrà oggi a Genova il Convegno “Liguria porta d’Europa, ruolo chiave di Carige”, organizzato dalla Uilca, dove si avanzeranno delle proposte a tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Carige. “Saremo in prima linea anche per valutare le eventuali ricollocazioni di quasi 4000 dipendenti, soprattutto quelli delle zone territoriali lontani da Genova (Piemonte, Lombardia, Sicilia, Lazio, solo per citarne alcune)” – conclude Masi.
Al Convegno parteciperanno: il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti, l’economista Marcello Minenna, il presidente di Confindustria della Liguria Giovanni Mondini, il professore dell’Università degli studi di Genova Giovanni Battista Pittaluga, il giornalista Fabrizio Massaro e il Segretario Generale della Uil Carmelo Barbagallo.

BLACKROCK compra Carige: 2.000 esuberi

0

Destano grande preoccupazione tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali di Banca Carige, le notizie inerenti l’eventuale ingresso nella proprietà della banca genovese del fondo statunitense BlackRock, per altro fra i principali azionisti di Unicredit Group.
Come si legge in un comunicato sindacale unitario del 30 aprile “A poco meno di un mese dalla scadenza del termine ultimo fissato dalla Bce per delineare e rendere effettiva una soluzione “privata” allo stato di difficoltà in cui si trova l’azienda, nulla emerge circa le reali intenzioni di tutti i soggetti in causa, compreso un preoccupante silenzio da parte dell’attuale primo azionista della banca.”
Ad interessarsi di Carige sembrerebbe sia rimasto solo un fondo statunitense il quale ha messo sul tavolo della trattativa esuberi per duemila lavoratori, lo smembramento della rete commerciale e le esternalizzazioni di un gran numero di attività̀. Se questa fosse la strategia Aziendale comporterebbe una inaccettabile macelleria sociale, accusano i sindacati. Un numero così elevato di esuberi, che si attesterebbe a poco meno del 50% della forza lavoro, la chiusura del 50% delle filiali, la cessione a terzi della gestione degli NPL e degli UTP, non garantirebbero affatto la messa in sicurezza e il rilancio dell’istituto. Istituto che ricordiamo ha il suo fulcro a Genova e in Liguria ma che ha tantissime filiali e migliaia di lavoratori in molte regioni d’Italia, in Sicilia se ne contano oltre 200.

I lavoratori ed i sindacati sono scesi in piazza venerdì scorso a Genova per una partecipata manifestazione a salvaguardia dello storico gruppo bancario e dei suoi lavoratori.

Uilca carige
(In foto Mauro Corte Segretario Responsabile Gruppo Carige e alcuni dirigenti sindacali Uilca Carige durante la manifestazione a Genova)

E’ previsto per domani pomeriggio l’incontro tra i Commissari e le Organizzazioni sindacali Nazionali e Aziendali al fine di conoscere le reali intenzioni di BlackRock.

A tal proposito il Segretario Generale della Uilca Massimo Masi ha affermato nel comunicato stampa odierno che “Non abbiamo nulla contro BlackRock. Moltissimi fondi stranieri sono entrati nell’azionariato di quasi tutte le banche. Qui la situazione è diversa in quanto il Fondo diventerebbe il maggior azionista (quindi padrone) della Banca. La nostra preoccupazione- afferma Masi- è quella che BlackRock abbia un vero Piano Industriale per il rilancio della Banca che passi per una riqualificazione del credito. Non accetteremo che Carige venga trasformata in una “boutique” finanziaria, vogliamo che la banca sia al servizio dell’imprenditoria locale e che, soprattutto, venga tutelata l’occupazione e la professionalità̀ delle Lavoratrici e dei Lavoratori”.

Armao: “In Sicilia le banche aumentano la raccolta, ma diminuiscono i prestiti alle imprese.”

0

“Riassistiamo ad una nuova stretta creditizia per le imprese ed al drenaggio dei capitali da parte delle banche da destinare ad investimenti altrove.”

Questo il commento dell’Assessore Regionale siciliano all’Economia, nonché vicepresidente della Regione Sicilia, Gaetano Armao, ai dati presentati in conferenza stampa il 27/4/2019 dall’Osservatorio regionale sul credito.

In Sicilia, nel 2018, la raccolta è aumentata rispetto all’anno precedente: 59 miliardi 930 milioni a fronte dei poco più di 59 miliardi dello stesso periodo del 2017.

In netto calo, invece, i crediti: dai 61 miliardi 174 milioni del 2017 si è passati ai 57 miliardi 882 milioni nel 2018.

Armao ha puntato il dito contro le banche, colpevoli a suo dire, di aggravare le difficoltà delle piccole e medie imprese siciliane di accesso al credito.

Ma non è soltanto questo. Ad aggravare questo quadro esistono due anomalie che tarpano ulteriormente le possibilità di crescita alle aziende in Sicilia.

Intanto il Fondo Centrale di Garanzia (FCG) che la Sicilia finanzia con 102 milioni di fondi europei, opera senza vantaggi per le imprese siciliane.

Se, altrove, le banche chiedono alle imprese garanzie sul 20% dei fidi e l’80% è garantito dal FCG, in Sicilia le garanzie sono richieste per il 100% alle aziende con notevole aggravio dei costi del credito.

Inoltre, in Sicilia non è operativa una norma inserita nel D.Lgs. del 1998, il n.112, secondo cui le garanzie per i prestiti alle imprese di importo compreso tra 30 e 100 mila euro possono essere rilasciate dai Confidi autorizzati dalla Regione stessa.

La Giunta regionale – ha comunicato Armao – ha deliberato di richiedere al governo l’inserimento di questa norma del “decreto crescita”, già prevista, ma stralciata, con la speranza che la conversione in legge faccia scaturire questa modifica. In caso contrario, ha aggiunto l’Assessore regionale, nel caso in cui l’abrogazione della lettera r) non venisse stralciata in sede di conversione del decreto in legge, l’alternativa prospettata sarebbe quella di impiegare i 102 milioni che la Sicilia ha versato al FCG direttamente per la sola controgaranzia”.

Soddisfatte da queste affermazioni le Associazioni delle imprese artigiane, del commercio, della cooperazione, dell’industria e Assoconfidi Sicilia.

Uilca: Ad Agrigento il Consiglio provinciale

0

Si è svolto ad Agrigento il Consiglio Territoriale della Uilca.

Alla presenza del Segretario della Camera sindacale della Uil di Agrigento, Gero Acquisto e del Segretario Generale della Uilca di Agrigento, Giuseppe Indelicato, per la Uilca Sicilia Salvatore Li Castri ha affrontato gli argomenti più scottanti.

Li Castri ha illustrato, ai quadri sindacali intervenuti, le peculiarità della piattaforma di rinnovo del CCNL che sarà sottoposta all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle prime settimane di maggio.

Sottolineando la desertificazione di sportelli a cui è sottoposto il meridione da parte delle aziende di credito col disimpegno sempre più crescente al sud e la relativa chiusura di filiali, è stato spiegato come la Uilca chiede che vengano aumentate le assunzioni di giovani al sud, tramite il FOC, Fondo per l’Occupazione giovanile che, è alimentato dagli stessi dipendenti del credito e dalle aziende.

Altro tema di rilievo nella trattativa per il rinnovo del CCNL è quello sulle pressioni commerciali.

Esiste un accordo tra ABI e OO.SS., siglato nel febbraio del 2017, sulle politiche commerciali.

L’obiettivo dell’accordo era quello di prevenire pratiche commerciali potenzialmente dannose per i clienti, i dipendenti e, quindi, per le aziende.

Secondo la Uilca questo accordo è stato spesso disatteso ed adesso si chiede che venga circostanziato meglio ed inserito nel nuovo CCNL.

Li Castri ha spiegato come si tenterà di inserire nel CCNL maggiori tutele per le lavoratrici ed i lavoratori del settore sia rispetto ai provvedimenti disciplinari da parte delle banche, sia per salvaguardare i dipendenti esposti per legge a ricorsi da parte degli enti di controllo.

Il Segretario Generale Uilca di Agrigento ha sottolineato come, in un momento in cui si assiste ad una contrazione dei numeri dei lavoratori in Sicilia per le politiche attuate alle aziende, la Uilca ha continuato la sua crescita costante di iscritti nel settore grazie anche all’inserimento di nuovi e giovani quadri sindacali ed ad una attenzione particolare alle politiche di genere.

Ha concluso i lavori il Segretario della Camera Sindacale, Gero Acquisto che ha tenuto a sottolineare il prezioso e costante lavoro della Uilca a difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Uilca Sicilia News